“Ringrazio il Prefetto di Lecce e i vertici delle Forze dell’Ordine per aver affrontato nel Comitato per provinciale per l’ordine e la sicurezza il grave episodio verificatosi ieri con l’uccisione con colpi d’arma da fuoco di un affiliato del clan Di Cosola di Bari. Le indagini sono in corso, sono certo che magistratura e organi inquirenti faranno piena luce su mandanti e esecutori di questo assassinio e che la risposta dello Stato sarà all’altezza dell’accaduto, così come è stato in passato. Sbagliato parlare di ritorno agli anni 90, Lecce e il Salento non sono più quelli della strage della Grottella, delle bombe agli esercizi commerciali, dell’attentato al Tribunale e al treno Lecce-Milano. Magistratura e forze dell’ordine hanno fatto un lavoro straordinario e la parte buona della nostra società, che ne costituisce la stragrande maggioranza, ha saputo respingere i tentativi di infiltrazione nel tessuto sociale ed economico.
Si tratta senza dubbio di un episodio grave che sono certo non sarà sottovalutato, la risposta dello Stato sarà dura e inesorabile, alla criminalità non sarà data tregua e lasciato spazio. Il territorio è sotto controllo e le recenti operazioni ad alto impatto condotte dalle forze dell’ordine che hanno visto 2.000 persone controllate, 500 auto perquisite, 8 arresti, così come la presenza costante e vigile di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, ne sono la dimostrazione evidente.
Rappresentare il Salento per quello che non è, risulterebbe ingeneroso verso l’ottimo lavoro che magistratura e forza dell’ordine svolgono e verso l’immagine di un territorio che ha dimostrato di saper contrastare e respingere il malaffare della criminalità organizzata”. Così il deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione antimafia, Saverio Congedo.