Di cose che non quadrano, ce ne sono anche troppe. Prima di tutto, la razza – ma si può ancora usare il termine razza, oppure è meglio evitare? – dell’animale in questione, un cane di grosse dimensioni, un terrificante pastore tedesco (da leggersi con tono fantozziano), che ha anche il grosso difetto di essere un cane poliziotto, quindi “sbirraglia” a 4 zampe.
E già sono 2 indizi: razza e lavoro. Ma non basta, ecco il particolare che non può non chiarire le idee: il nome. Codesto cagnaccio si chiama Narco della Decima Mas. Prendiamo il nome Narco… a cosa vi fa pensare? Ebbene sì, anche a noi sono subito venuti in mente i feroci Narcos, i trafficanti di cocaina, droga che, lo sanno tutti, è decisamente fascista, perché aumenta la violenza, a differenza dell’eroina, che ti rincoglionisce, ti apre paradisi artificiali e ti fa stare sdraiato a fissare il niente, per questo considerata droga di sinistra e più politicamente corretta.
Dunque, che volete di più? Il cagnaccio di razza tedesca, sbirro e con un nome che richiama la cocaina… Eppure di più c’è, ed è la parte più grave di tutti, come suppone l’astutissimo – possiamo dire astuterrimo tanto lo vediamo furbo? – assessore al Comune di Monza, Marco Lamperti in quota PD, che in proposito ha presentato una vera e propria interrogazione.
Dice il solerte – e astuterrimo!!! Ecchissenefrega se è un errore – Lamperti: “Narco della Decima Mas, farebbe chiaro riferimento alla Decima Flottiglia Mas, unità della marina italiana che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fece parte del corpo militare della Repubblica di Salò e collaborò attivamente con le forze armate tedesche in Italia settentrionale. Trovo di poco gusto – continua l’assessore – il riferimento alla Decima Mas: forse non tutti sanno o si ricordano cosa è stata”.
E su quest’ultima frase, non possiamo che concordare. Lamperti per primo, infatti, sembra non sapere proprio cosa sia stata la Decima Mas, soprattutto prima di aderire alla Repubblica Sociale (quella a cui, per capirci, aveva aderito un idolo della sinistra come Dario Fo). La Decima Mas, infatti, costituita nel 1939, era una delle tre flottiglie MAS della Regia Marina allo scoppio della seconda guerra mondiale. Durante il conflitto, giunse a successi come quello della Baia di Suda (25-26 marzo 1941) o dell’impresa di Alessandria del 19 dicembre 1941, che privò per un lungo periodo la Royal Navy delle sue navi da battaglia nel Mediterraneo. Solo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Xª Flottiglia MAS, sotto il comando di Junio Valerio Borghese, rimase in gran parte bloccata a La Spezia dove si riorganizzò in corpo franco, poi entrato nella Marina Nazionale Repubblicana. Gli elementi rimasti al sud, assieme a numerosi prigionieri rilasciati dai campi di concentramento alleati, riorganizzarono l’unità con il nuovo nome di “Mariassalto“: tale unità della Regia Marina, di base a Taranto, comandata dal capitano di fregata Ernesto Forza, continuò le attività belliche agli ordini degli Alleati (Wikipedia).
Quindi, dove sarebbe questo “cattivo gusto” se il nome del cagnaccio derivasse davvero dalla Decima Flottiglia Mas? Ma in realtà, la situazione è addirittura e se possibile, anche più banale: il cane in questione si chiama Narco della Decima Mas perché il suo allevamento si chiama Decima Mas, e come si sa su pedigree di un cane viene sempre inserita oltre al nome anche la denominazione dell’allevamento da cui proviene.
Detto ciò, un domanda ci sorge spontanea, ed è rivolta all’assessore Lamperti di Monza: oltre a dilettarsi di nomi di cani, cosa fa di altro e di bello nelle ore di lavoro lautamente pagate con le tasse degli italiani?
