Di chi è l’oro che sta sotto il caveau di Palazzo Koch? Questa domanda, per quanto banale, sembra essere una sorta di enigma di Edipo del nostro tempo. La Banca d’Italia custodisce nella sua “sagrestia” circa 2452 tonnellate di oro massiccio, che posizionano il Belpaese al terzo posto nella classifica mondiale delle nazioni con più riserve auree, preceduta solo da Stati Uniti e Germania.
Ma quell’immensa quantità di metallo prezioso, di chi è?
Se andiamo sul sito della Banca d’Italia leggiamo che “L’ordinamento assegna la proprietà delle riserve alla Banca d’Italia”, un concetto in linea con quanto dichiarato dal DIrettore Generale dell’Istituto di Via Nazionale: “L’oro è della Banca d’Italia. Non è dello Stato (e quindi dei cittadini) e tantomeno dei partecipanti privati al capitale, che sulle riserve non possono vantare alcun diritto (cosa che, unico elemento positivo, è stata specificata anche nel discusso decreto IMU – Bankitalia).” Da una parte si parla di “oro degli italiani”, dall’altra si specifica che è di proprietà della Banca che, lo ricordiamo, è un Istituto di diritto Pubblico (svolge una funzione pubblica) per il 96% di proprietà agli azionisti privati.
Per dipanare la controversia Fratelli d’Italia presentò già durante la scorsa legislatura delle interrogazioni in Parlamento che non ottennero alcuna risposta chiara e netta, giocando sempre sull’equivoco “oro italiano” ma di proprietà non si sa bene di chi.
Anche durante questa legislatura, il partito di Giorgia Meloni è tornata sull’argomento presentando nello scorso autunno una proposta che certifica per legge che la proprietà dell’oro custodito dalla Banca d’Italia è di proprietà dello Stato italiano. Proprio oggi Matteo Salvini ha ribadito l’importanza di certificare che l’oro sia giuridicamente di proprietà degli italiani: “L’idea di utilizzare le riserve auree della Banca d’Italia può essere interessante, ma non sto seguendo io il dossier. Di certo quell’oro per quanto mi riguarda rimane lì ma è di proprietà degli italiani“. Il Vicepremier della Lega Nord ha risposto così al cronista che gli chiedeva se il Governo intendeva utilizzare le riserve auree italiane per coprire i buchi di bilancio.
Il Senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari ha accolto con favore le dichiarazioni di Salvini perché fanno intendere un voto favorevole della Lega alla proposta di FdI: “Bene il ministro Salvini che dichiara che è importante certificare che l’oro detenuto da Bankitalia è degli italiani. Fratelli d’Italia ha già presentato al Senato una mozione proprio per ribadire che le riserve auree italiane appartengono allo Stato e non a Bankitalia. Salvini faccia votare la nostra mozione ai parlamentari della Lega e mettiamo fine, insieme, a ogni ambiguità circa l’oro della Patria“.
Non ci resta che attendere che la mozione arrivi in Aula per conoscere il verdetto, forse è la volta buona che si riesce ad assegnare davvero la proprietà dell’oro italiano agli italiani.