Orrore nel Regno Unito: il governo ha nascosto migliaia di stupri commessi da immigrati

Un alto funzionario della polizia del Regno Unito ha ammesso che lo Stato ha occultato, per anni, abusi sessuali su 1.400 ragazze perpetrati da bande di stupratori, composte per lo più da immigrati clandestini di origine pakistana, per “paura di un aumento delle tensioni razziali”.

Dopo un’indagine durata cinque anni, l’Ufficio Indipendente per la Condotta della Polizia (IOPC) ha confermato una denuncia secondo cui un ispettore capo di Rotherham aveva detto al padre di una ragazza scomparsa che la città “sarebbe esplosa” se fosse emerso che immigrati clandestini abusavano di ragazze minorenni bianche.

L’ufficiale ha riconosciuto che, trattandosi di immigrati, non potevano permettere che ciò venisse alla luce. Il padre della ragazza ha raccontato al **The Times** che l’agente parlava di sua figlia come se fosse un’adulta consenziente. Lui ha risposto che si trattava di una bambina e che ciò era un abuso su minori.

Alcuni mesi fa, un rapporto severo sull’indagine del 2004 della Polizia di Greater Manchester sulle bande di rapitori che sfruttavano ragazze vulnerabili aveva rivelato che gli ufficiali superiori sospettavano che tali bande abusassero di ragazze apertamente, ma non fecero nulla per fermarle.

Negli ultimi cinque anni, le forze di polizia di Inghilterra e Galles hanno emesso semplici avvertimenti a 45 musulmani adulti per stupro e a 1.585 persone per aggressione sessuale, secondo un rapporto pubblicato dal **The Mirror**. Questi dati hanno suscitato indignazione pubblica e numerosi dubbi su come vengano gestiti i casi di reati sessuali nel paese.

Gli avvertimenti sono stati applicati anche a crimini come atti osceni in pubblico, con 745 adulti e 185 minorenni ammoniti per questo motivo. Sono sanzioni utilizzate dalle forze dell’ordine quando i trasgressori ammettono la propria colpevolezza. Una volta accettato l’avvertimento, i colpevoli devono essere registrati nel Registro dei Reati Sessuali.

Il Partito Laburista, guidato dal Primo Ministro Keir Starmer, è nel mirino dopo aver rifiutato di promuovere un’indagine nazionale sulle bande di **grooming** (gruppi organizzati che hanno perpetrato abusi sessuali su ragazze in diverse città britanniche). Questa decisione ha scatenato una valanga di critiche, in particolare nei confronti della deputata Jess Phillips, sottosegretaria parlamentare per la protezione delle donne, che ha sostenuto che tali indagini devono rimanere di competenza delle autorità locali.

Questa posizione, che evita di affrontare il problema a livello nazionale, è stata interpretata come un tentativo di bloccare qualsiasi revisione pubblica del ruolo di Starmer come direttore della Procura della Corona (DPP) durante lo scandalo del grooming a Oldham, nel Greater Manchester. Il magnate Elon Musk ha dichiarato che la Phillips “merita di essere in prigione” per quella che ha definito una decisione vergognosa.

Le vittime venivano manipolate da uomini di origine pakistana che si presentavano come fidanzati, le costringevano a consumare alcol e droghe e poi le sfruttavano sessualmente, spesso passando le ragazze tra diversi gruppi di uomini. A Rotherham, un rapporto indipendente ha documentato almeno 1.400 vittime minorenni, alcune di appena 11 anni. Nonostante le loro testimonianze dettagliate, molte denunce sono state respinte e, peggio ancora, le ragazze sono state stigmatizzate come provocatrici di tali situazioni.

Molte vittime raccontano ancora oggi di incontrare i loro aggressori per strada o nei supermercati, sottolineando l’impunità persistente.

La follia del politicamente corretto ha raggiunto un livello senza limiti, in cui lo stesso governo tenta di nascondere gravi crimini commessi da immigrati, per i quali esistono prove evidenti di un’incompatibilità culturale.

L’Europa dovrà reagire prima che sia troppo tardi e gli altri paesi dovrebbero prendere atto della gravità della situazione.

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Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

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