“Salutare tutti in piazza San Pietro e morire il giorno dopo… un addio indimenticabile, una missione portata fino all’ultimo giorno.
Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato “la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile”. Il dono non si spiega e non vuole risarcimenti. Gli uomini di Stato devono ispirarsi alla potenza del dono se vogliono fare la storia e non ostinarsi a esibire il dono della potenza.
Due giorni prima di tornare alla casa del Padre ha invocato il coraggio di un cambio di rotta, affinché il mondo percorra una strada che “non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”.
Cercheremo di onorare questo insegnamento, perché il dono è servizio in ogni magistero e può costruire la pace in una società più giusta meglio di qualunque altra virtù.
A Dio Papa Francesco”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.