“Un convegno per fare il punto sull’importante lavoro che il governo Meloni ha intrapreso in tema di pari opportunità quello che si è svolto ieri in Senato organizzato dalla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, responsabile Dipartimento Pari Opportunità di Fratelli d’Italia.
Seduti al tavolo dei relatori di Sala Nassyria, il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, il capogruppo al Senato e il vice capogruppo alla Camera di FdI Lucio Malan e Manlio Messina, il deputato Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di FdI e la deputata Maddalena Morgante, responsabile del Dipartimento Famiglia di FdI. Con il vicedirettore del Tg2 Rai, Maria Antonietta Spadorcia in veste di moderatrice.
In un mese in cui si parla particolarmente di donne, con il 25 novembre che fa da sfondo un po’ a tutte le iniziative, Ester Mieli ha deciso di evidenziare i risultati positivi che l’Italia sta registrando in termini di occupazione femminile grazie al lavoro del governo Meloni.
“I dati parlano chiaro, il 53 per cento delle donne in Italia sono occupate e questo è un record storico”, ha sottolineato Ester Mieli aprendo i lavori. “Potrei fare la lista di tutto quello che il governo Meloni sta facendo per le donne, ma il dato più significativo ritengo essere quello relativo all’occupazione femminile, perché una donna che non è obbligata a scegliere tra maternità e lavoro è una donna libera”.
“Abbiamo già fatto la storia con un Presidente del Consiglio donna e mamma” aggiunge Maddalena Morgante “con le tantissime misure a sostegno delle donne, della natalità e della famiglia, siamo un governo dai risultati record”.
Un lavoro fatto di azioni concrete, in cui al centro ci sono la donna e la famiglia, il lavoro e la libertà, in particolare quella di scegliere tra maternità e carriera. Tutto quello che per questo governo è al centro della sua azione e che, non a caso, ha trovato spazio in ogni manovra di bilancio dall’inizio del mandato e che non sta trascurando nessun aspetto di questo ambito così complesso: “Il nostro governo ha messo al centro le donne anche perché è il primo governo guidato da una donna – ha spiegato il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella – e lo ha fatto sotto tutti i profili: abbiamo lottato contro la violenza con una nuova legge, con molte risorse sui centri antiviolenza e sulle case rifugio, ma abbiamo anche promosso il lavoro delle donne, ottenendo ottimi risultati e lasciandole libere di scegliere se essere madri e conciliare la vita professionale con la vita privata”.
Ed è proprio sulle misure a favore della maternità che intendono soffermarsi prima Lucio Malan e poi Manlio Messina. Misure che nessun governo prima è mai riuscito a mettere in campo. “Tra i risultati più significativi è da sottolineare l’allungamento di due mesi del periodo di congedo di maternità all’80 per cento. I tanti fatti come questo sono la concretezza che il governo Meloni continuerà a portare avanti per le donne”. E ancora: “Abbiamo cambiato il paradigma: la denatalità non si combatte con l’immigrazione, ma sostenendo le donne e le famiglie. Avere un figlio deve essere una risorsa, non un problema. Con 16 miliardi investiti in asili nido, sgravi fiscali e detassazioni, questo governo ha fatto più che mai per le famiglie, dimostrando che lo Stato è al fianco delle donne nelle loro scelte.
Infine una riflessione su come i preconcetti abbiano condizionato per lungo tempo l’atteggiamento nei confronti di questo tema:
“Bisogna uscire dagli stereotipi su come si difende il genere. Credo sia necessario riuscire a valorizzare il tema della libertà. Una donna non è realizzata se per forza corrisponde allo stereotipo che le viene attribuito di donna moderna o antica. Una donna è libera se sceglie lei come valorizzare la propria vita, può essere come mamma, come lavoratrice, come dirigente. Quindi, nel cambiare il paradigma, oltre alla concretezza, serve valorizzare la libertà di scelta della donna. Quello è il modo per arrivare davvero alla parità di opportunità, dare alla donna la possibilità di scegliere come realizzarsi”, ha concluso Giovanni Donzelli.