“La legge attuale, nata per aiutare circoli culturali e associazioni sportive dilettantistiche ad essere riconosciute e procurarsi una sede senza troppi aggravi burocratici, è diventata ben presto un espediente utilizzato da parte della comunità islamica per creare moschee nella sostanziale impossibilità ad intervenire da parte delle Forze dell’Ordine. Noi pensiamo che ci debba essere necessariamente una programmazione, una concertazione con gli enti territoriali, con le Regioni, con i Comuni e con il Governo. L’attuale situazione ha portato, a Milano, alla creazione di dodici moschee abusive ubicate in scantinati o negozi che non possiedono i minimi requisiti per ospitare in sicurezza centinaia di persone. Tutto ciò è inaccettabile perché non permette allo Stato un efficace gestione della situazione urbanistica e sociale dei luoghi di culto, alcuni dei quali a rischio infiltrazioni del terrorismo islamico, com’è il caso della moschea di via Jenner a Milano.
Non si tratta di limitare la libertà religiosa: chiunque è libero di professare la propria fede, ma non deve farlo a discapito della sicurezza, delle norme che presiedono l’urbanistica, e senza utilizzare escamotage giuridici. Il nostro è un provvedimento che va nel segno della legalità e della legittimità, in quanto pone regole costituzionalmente legittime che potranno portare ad individuare luoghi di culto nell’ambito della sicurezza, anche per evitare che si possano generare conflitti sociali e territoriali molto gravi”.
Lo dice Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vicesindaco di Milano.