“Esprimiamo massima solidarietà ai paesi colpiti e ai parenti delle vittime. Anche l’Italia, l’Emilia-Romagna, poco più di un anno fa è stata colpita da un’alluvione gravissima. Larga parte delle cause di quel che è accaduto sono da attribuirsi, purtroppo, alla mancata prevenzione del territorio da parte di chi amministrando la Regione Emilia-Romagna è stato ispirato da una mentalità ambientalista da salotto che ritiene un reato la gestione del territorio”. Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR Stefano Cavedagna, intervenendo oggi in Plenaria a Strasburgo. “I fiumi vanno dragati, gli alvei vanno puliti, gli argini vanno costruiti. Bisogna trovare risorse sì finanziate dalla Commissione europea per tutelare i territori, ma bisogna garantire che l’approccio nella gestione di questi fondi non sia ideologico”.
Per concludere, nell’ambito del dibattito su Le devastanti inondazioni nell’Europa centrale e orientale, la perdita di vite umane e la preparazione dell’UE a intervenire in caso di disastri di questo tipo aggravati dal cambiamento climatico, Cavedagna ha affermato: “Abbiamo il timore che la Regione Emilia Romagna non abbia impiegato i fondi FESR europei dal 2014 al giorno dell’alluvione per combattere il dissesto idrogeologico.”