“No al paradosso di un mercato unico che sfavorisce la competitività. Perché se è vero che il suo compito sarà quello di parametrare i livelli e i contesti dentro i quali possa maturare un mercato unico forte, anche in termini finanziari e geopolitici è vero altrettanto che non potrà non tener conto di ciò che mette a rischio la competitività dell’Europa stessa sull’altare di un approccio politico-economico ideologizzato su posizioni estreme”. Cosi’ l’eurodeputato di Fratelli d’Italia- ECR Denis Nesci oggi durante il suo intervento in Commissione ECON, rivolgendosi a Enrico Letta, a cui è stato affidato dal Consiglio europeo il mandato di un’analisi sul futuro del mercato unico.
“Ma guai a strumentalizzare la posizione dei Conservatori. Noi sosteniamo con convinzione le politiche che possano ridurre l’impatto ambientale, purché si configurino con principi di sostenibilità economica e soprattutto sociale. Se poi ci troviamo di fronte a scelleratezze come quella della direttiva ETS, ossia sul sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra che riguarda il sistema marittimo, e che mette a rischio competitività delle infrastrutture portuali del Mediterraneo, come il Porto di Gioia Tauro, con forti ricadute sul livello occupazionale, allora – conclude Nesci – chiediamo con forza di rivedere questa brutale incisività sulla politica ambientale dell’Europa”.