Pellicini (FdI): separazione delle magistrature unica soluzione per un giudice terzo

“Come ha avuto modo di ricordare il Presidente del Senato Ignazio La Russa ad Atreju, la destra italiana, nella sua storia, ha sempre avuto un grande rispetto per la magistratura, difendendola spesso da attacchi ingiusti e scomposti.

Separare le carriere e costituire due magistrature, una giudicante e una requirente, non rappresenta, come afferma il presidente dell’ ANM Santalucia, un attacco al potere giudiziario che si cerca di indebolire, ma solo l’attuazione dell’art. 111 della Costituzione secondo cui ‘ogni processo si svolge nel contraddittorio delle parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale’.

È evidente che oggi non si possa parlare di parità tra accusa e difesa, in quanto il giudice, facendo parte della stessa magistratura del pubblico ministero, non può essere terzo rispetto a quest’ultimo.

Solo la creazione di due distinte magistrature può rafforzare la terzietà del giudice, unico obiettivo della riforma, invocata da tutte le Camere Penali Italiane”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini, componente della Commissione Giustizia.

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