Per colpa dei no-vax non può andare a scuola

Abbiamo parlato tanto volte anche qui, su La Voce del Patriota, dell’annosa questione Vax / no-Vax. Abbiamo detto la nostra e ascoltato le convinzioni altrui, ma su una cosa siamo certi: non far vaccinare i propri figli porta< una serie di situazioni che purtroppo coinvolgono anche chi è di idea diversa.

Se essere vaccinato non crea nessun problema a chi decide di non vaccinarsi, il contrario di problemi ne crea e nemmeno pochi. Prendiamo il caso di Eugenio. Eugenio era fino a poco tempo fa un ragazzino come tutti gli altri, allegro, mai fermo, amante dello sport. Poi un giorno, mentre stava giocando una partita di calcetto, senza alcun motivo si è accasciato al suolo. Ovviamente subito corsa in ospedale e via con gli accertamenti per capire cosa fosse accaduto fino a quando non arriva quella che suona quasi come una sentenza. Eugenio è affetto da mielodisplasia, una sindrome che si riferisce ad un insieme di anomalie delle cellule midollari, la cui manifestazione principale è la riduzione del numero di un determinato gruppo di cellule del sangue. In pratica si tratta di un tumore che può essere curato solo con il trapianto di midollo.

Fortunatamente, trovando midollo compatibile, Eugenio si sottopone all’operazione, ma questo non significa aver accantonato il problema, perché qui parliamo di malanni davvero seri, che non si risolvono dall’oggi al domani. Così a distanza di un anno dal trapianto, Eugenio risulta immunodepresso, cioè ha delle ridotte difese immunitarie e quindi per lui anche una semplice influenza può tramutarsi in un problema grave. Per cui va da sé che Eugenio debba prestare grande attenzione a chi frequenta e anche ai luoghi che frequenta finché la sua salute non si sarà stabilizzata.

Ed ecco qui che arriva il problema no-vax. Infatti, Eugenio, sebbene sia guarito dalla mielodisplasia non può tornare a scuola perché dove va lui metà degli alunni che frequentano l’istituto risulta non vaccinata o non in regola con le autocertificazioni. Dice la mamma di Eugenio che ha parlato del problema di suo figlio a “W l’Italia”: “La legge Lorenzin è fatta male: pagando una ammenda da 100 a 500 euro puoi aggirare l’obbligo della vaccinazione. A me piacerebbe conoscere quanti hanno pagato l’ammenda e se hanno fatto controlli sulle vaccinazioni“. Poi prosegue: “Io ho conosciuto maestre no vax: è una cosa gravissima. Io ti reputo pericolosa per la vita di mio figlio. Chiedo allo Stato di tutelarmi dall’egoismo sociale e dalla follia che alla fine diventano delinquenza“, ha poi concluso la donna.

A questo punto, qualcuno ha il coraggio di darle torto? Se si vive in una società, bisogna necessariamente essere parte diligente della stessa, e seguire le regole se si vuole restare all’interno di un contesto civile. Diversamente si possono fare scelte alternative, come andarsene a vivere in uno di quei bei borghi abbandonati, arroccati sulle nostre montagne, dove nessuno ti disturba e pretende le vaccinazioni. Anche perché, facendo un discorso solo pragmatico e magari anche cinico, si può evidenziare che i malati costano. L’epidemia di morbillo occorsa giorni fa in un ospedale italiano e causata da una bambina non vaccinata, ha travolto almeno otto persone, otto malati che oltre ai disagi e ai rischi personali, sono stati ricoverati e curati a spese della collettività. Ma a questo punto non sarebbe stato più corretto se le spese occorse fossero state addebitate ai genitori no-vax della bambina? Del resto quella di non vaccinare la figlia era stata una loro scelta consapevole, e sapevano benissimo le problematiche che si potevano innescare.

Così diventa troppo facile far scontare le proprie convinzioni agli altri, incolpevoli.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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