Personale Camera, Rampelli (VpC-FdI): non si risparmia facendo tagli sulla pelle di lavoratori che guadagnano 400 euro al mese

Preliminarmente un ragionamento a titolo personale: un servizio ha un costo e quel costo si paga il giusto. Non esiste che la Camera dei deputati si faccia bella riducendo il bilancio sulla pelle dei più deboli sfruttando quel precariato che, a chiacchiere, molti vorrebbero combattere nei comizi. Se stiamo utilizzando lavoratori che guadagnano anche 400 euro al mese significa che il risparmio si fa sulla loro pelle. E questo è inaccettabile. Quando parleremo del funzionamento della società in house che abbiamo varato vedremo cosa sarà necessario fare per dare più dignità a chi lavora nelle pulizie, nella ristorazione, nella rimessa. Si devono tagliare gli sprechi non schiavizzare le persone come troppe volte capita quando ci sono di mezzo certe cooperative. Se il loro utilizzo è virtuoso bene, se configura un risparmio sul taglio delle ore o del salario non va bene”.

È quanto spiega il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia in merito alla decisione dell’ufficio di presidenza di creare una società in house per eliminare le sperequazioni salariali dei dipendenti della cooperative che prestano servizio a Palazzo Montecitorio.

“Non c’è stata nessuna accelerazione, sono oltre 10 anni che ho evidenziato questo scandalo, sia da semplice deputato, sia come vicepresidente della Camera.
Abbiamo coinvolto la società Ernst&Young che ha offerto guida e supporto per capire se la gestione diretta sarebbe stata economicamente più conveniente e quale fosse la procedura più corretta. Abbiamo scoperto che con la gestione diretta la Camera risparmia, non di poco.
Qualora le previsioni di Ernst& Young fossero smentite, cosa improbabile, potremo modificare il percorso migliorandolo, pur tenendo fermo l’obiettivo. Ricordo che il Movimento 5 stelle con il presidente Fico pose il tema della contrattualizzazionei dei collaboratori parlamentari (portaborse), che costa alla Camera 4,5 milioni l’anno. Non si capisce per quale motivo il partito di Conte abbia proposto un incremento dei costi per gli assistenti dei parlamentari (forse perché molti dei deputati non riconfermati hanno così trovato lavoro?) e osteggi un risparmio che può conseguire una migliore condizione dei lavoratori più deboli… Questione di classe?

More solito: noi abbiamo sostenuto la delibera Fico perché giusta, loro, con tutta l’opposizione, hanno contrastato la nostra, probabilmente perché può diventare un modello per spazzare via esternalizzazioni fatte male e non giustificate da dati economici oggettivi che servono spesso ad alimentare clientelismo nelle assunzioni e lauti guadagni per l’intermediazione che potrebbero al contrario essere redistribuiti tra i lavoratori.

Le politiche dei tagli vanno bene ma devono essere gli sprechi l’obiettivo, né la qualità del lavoro che dobbiamo svolgere né la dignità dei lavoratori e la loro retribuzione”.

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