Pescara, al via la Conferenza Programmatica di FdI: parte la sfida europea

Al via la Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia, la tre giorni organizzata dal primo partito della Nazione a Pescara, in Abruzzo. “L’Italia cambia l’Europa”: questo il titolo scelto per l’evento, che si annuncia ricco di dibattiti rivolti al futuro prossimo del partito e della Nazione, con un occhio particolare sulle prossime elezioni europee dell’8 e del 9 giugno.

I primi ospiti

Pochi minuti fa si è conclusa la cerimonia di apertura in una delle tre tendostrutture allestite in piazza Primo Maggio, la sala Milano 1848, denominata in onore delle Cinque giornate di Milano che portarono alla temporanea liberazione dal dominio austriaco sulla città. Insomma un nome, un programma. All’evento di apertura hanno preso parte Istituzioni e politici appartenenti alla famiglia di Fratelli d’Italia: Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, Marco Marsilio, governatore d’Abruzzo, Etel Sigismondi, senatore e coordinatore di Fratelli d’Italia nella Regione, i deputati di Fratelli d’Italia Luca Sbardella e Guerino Testa, Carlo Masci, sindaco di Pescara, e Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione Universitaria.

Cambiare l’Europa

Con Antonio Rapisarda, direttore de Il Secolo d’Italia come moderatore, il dibattito ha aperto le porte alla tre giorni, focalizzandosi sui punti cardine su cui si baserà la conferenza programmatica e l’azione di Fratelli d’Italia nel prossimo futuro, in vista delle elezioni europee. È forte il ricordo di due anni fa, quando nella conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano si ponevano le basi per cambiare l’Italia. Ora c’è bisogno di cambiare l’Europa: un’Europa che non sia più di burocrati, ma di campanili e di popoli, come sottolineato dal sindaco Masci. La conferenza programmatica si staglia come una dimostrazione di serietà: se da un lato, infatti, continuano a esserci critiche pretestuose da parte delle opposizioni, dall’altro c’è un partito che cresce grazie al suo impegno e al suo lavoro costante. Partendo dalla conferenza programmatica di Torino del 2019, quando Fratelli d’Italia cercava di entrare al Parlamento europeo. Da allora le cose sono cambiate: ora l’Italia è tornata protagonista in Europa grazie proprio a Fratelli d’Italia, che ora lavora non solo per avere spazio, ma anche per cambiare l’Unione europea. La sfida è ardua, ma la destra è sempre riuscita a superare tutti gli ostacoli che si è fissata, grazie al fortissimo senso comunitario che è proprio di Fratelli d’Italia. Comunità che, come sottolineato dal ministro Ciriani, è diventato il primo della Nazione grazie alla sua coerenza, contro l’ipocrisia di chi era spaventato dall’ascesa della destra e contro il facile populismo del Movimento Cinque Stelle. Valore comunitario che è anteposto a qualsiasi personalismo di sorta.

L’Abruzzo, terra della consacrazione di Fratelli d’Italia

La scelta di Pescara per ospitare la convention non è stata casuale: è il sigillo di un lavoro immenso svolto da Fratelli d’Italia in Abruzzo, dove solo poche settimane fa il governatore Marsilio è stato riconfermato a guida della Regione. Regione che, proprio come l’Italia grazie a Giorgia Meloni, è riuscita a ritornare protagonista in molti settori grazie al buon governo del centrodestra degli ultimi cinque anni. “Bisognava far ripartire una Regione dal potenziale straordinario” ha detto nel suo intervento Marsilio, spiegando come questo stia avvenendo grazie a Fratelli d’Italia. Proprio su questo modello, deve muoversi l’impegno per l’Europa: “Siamo gente tosta, siamo tagliati per le missioni difficili” ha concluso Marsilio.

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