Pare che Kim Jong Un, “amabile” dittatore della Corea del Nord, dopo il senatore Raggi abbia scoperto un altro italiano a cui ispirarsi. Anzi, un’italiana per essere precisi. Si tratterebbe della signora Caterina Molinari, sindaca – regolarmente con la A finale – di Peschiera Borromeo. Ma andiamo con ordine…
Peschiera Borromeo è una ridente – ma che avranno tutti da ridere ‘sti comuni italiani che sono pieni di guai? – comunque, come dicevamo, Peschiera Borromeo è una ridente cittadina di oltre 23mila abitanti, nell’hinterland milanese nota per alcune peculiarità tra cui il parco naturale del Carengione, in origine riserva di caccia dei conti Borromeo, il castello sempre dei conti Borromeo – che evidentemente non si facevano mancare nulla – il borgo di Mirazzano con le sue diverse cascine tra cui la Pestazza, e la dimensione delle zanzare locali a cui più che spruzzare contro insetticida sarebbe più comodo sparare. Va inoltre ricordato che nel 2006 Peschiera Borromeo era anche all’ottavo posto tra i comuni più ricchi d’Italia. Oggi non si sa, ma comunque non è sicuramente un povero borgo. Da queste parti, in linea di massima si vive bene e magari si tende a notare quando qualcosa non funziona.
Ed ecco che arriviamo al problema. Giovedì 18 luglio una signora che abita nella cittadina, legge sulla pagina Facebook del Comune che sono in programma i rifacimenti di alcune segnaletiche orizzontali (“zebre”, strisce di mezza via e quant’altro). La signora, che ultimamente ha notato in città parecchie strade trascurate e piene di pericolose buche, trova che il rifacimento della segnaletica dovrebbe avvenire dopo e non prima del rifacimento del manto stradale, molto più necessario. Così, irritata, scrive la prima considerazione che le viene in mente: “amministrazione ridicola”.
Ebbene, direte voi, dove sta la notizia? Eccola… Passano un paio di giorni nemmeno, e la signora che probabilmente ha pure dimenticato il commento fatto, si vede arrivare a casa niente meno che una volante dei vigili urbani con l’ingiunzione di mettersi in contatto con Claudio Grosso, comandante dei vigili stessi. Un filo preoccupata, la signora che non ha mai avuto a che fare con le forze dell’ordine fossero anche i vigili urbani, esegue prontamente e va a trovare il comandante. Ed ecco che arriva il bello. Claudio Grosso, non si capisce bene a che titolo e su che basi, contesta alla signora il giudizio sull’amministrazione comunale e poi, non pago, le ingiunge di provvedere a una lettera di pubbliche scuse da inviare alla signora sindaca, Caterina Molinari. Una cosa constatiamo subito, prima di proseguire: a Peschiera Borromeo di problemi ce ne devono essere davvero pochi se i vigili urbani hanno tanto tempo da spendere su un commento che definisce “ridicola” l’amministrazione comunale, e su questo facciamo i nostri complimenti. Andiamo però avanti…
Impressionata, e forse anche un po’ spaventata, l’incauta signora che si è permessa di fare un così sconvolgente insulto agli amministratori locali, manda una mail alla Molinari: “Le chiedo di accettare le mie scuse più sincere per quello che ho scritto e le prometto che non succederà più”. (Non sappiamo se dopo la poveretta si sia anche flagellata, ma speriamo di no…) Nel frattempo il commento contestato viene anche cancellato dalla pagina Facebook. Un atteggiamento quello degli amministratori comunali da fare impallidire appunto anche quello degli sgherri di Kim Jong Un che, favorevolmente impressionati, avranno spedito cartoline di congratulazioni.
Tutto finirebbe lì, se non fosse che… Purtroppo per Molinari e soci, il sito di informazione locale 7giorni.info scopre quanto è accaduto e Giulio Carnevale, nel 2014 candidato di Fratelli d’Italia, ricostruisce i passaggi della vicenda e decide di pubblicare tutto. Il caso torna sui social e si scatena un vespaio. Chi lamenta atteggiamenti vessatori del Comune, chi invoca l’articolo 21 della Costituzione. Intanto, il comandante Grosso difende la sindaca Molinari, sostenendo che la signora non sapeva nulla e lui ha agito di sua iniziativa, d’ufficio come fa di solito davanti a frasi ingiuriose.
“Non ho chiesto io di intervenire, ma le direttive sono queste. Il commento era lesivo dell’onorabilità dell’amministrazione, siamo pubblici ufficiali. Avremmo potuto fare una querela, così diamo la possibilità agli autori di correggere il tiro. Gli agenti a casa? A me sembra una cosa normalissima”, tuona la sindaca, eletta in una lista del centrosinistra e con un passato di assessore PD, corroborando ancora di più l’idea che tutti noi abbiamo sul valore che la sinistra italiana dà alla libertà di parola. Intanto, le buche per strada restano lì, a imperitura memoria di come si trascorre il tempo negli uffici del Comune di Peschiera Borromeo…