Capannori (LU) – In questi giorni si legge che l’amministrazione si è impegnata a incrementare e raddoppiare il giro di raccolta di sfalci e potature a partire dal mese di settembre. Un’importante novità fortemente voluta dall’amministrazione che, in realtà, tanto una novità non è.
Il servizio era infatti attivo a cadenza settimanale già prima dell’estate, salvo poi decidere di ridurre il giro di raccolta ogni quindici giorni – quindi due volte al mese – nel periodo luglio-settembre. Tutto questo è il quadro programma che Ascit ha deciso per l’anno in corso.
Ciò che è stato fatto, dunque, non è altro che ripristinare la situazione precedente che qualcuno aveva modificato. Nessun raddoppio (o perlomeno, si può effettivamente parlare di raddoppio, ma non nei termini sensazionalistici adottati dall’amministrazione), nessuna grande novità. Solo il ritorno ad un servizio essenziale soprattutto nei mesi estivi per sostituire l’abbruciamento, il divieto del quale – tramite ordinanza regionale – esisteva anche nel mese di luglio agosto sino ad ora, senza però che l’amministrazione fosse riuscita a intervenire in alcun modo.
Per quale motivo il servizio è stato reso bisettimanale nei mesi estivi creando non pochi disagi ai capannoresi che si vedevano costretti ad ammucchiare sfalci e potature? E chi ha preso questa decisione, ha sentito il parere di esperti? Esistono pure i sondaggi per conoscere e capire le esigenze dei cittadini, ma questo strumento alla amministrazione di Capannori è sconosciuto.
L’amministrazione dovrebbe ammettere le proprie negligenze (quando Ascit elabora il programma del porta a porta, il Comune partecipa?) invece di gettare fumo negli occhi ai capannoresi e presentare qualsiasi cosa come una novità sensazionale per la quale essere osannata.
Matteo Petrini, consigliere comunale Fratelli d’Italia Capannori