“Napoli, capitale storica e culturale del Mediterraneo, deve riscoprire e valorizzare il suo ruolo originario di avamposto naturale dell’Euro-Mediterraneo. La sua centralità si fonda su storia, tradizione e vocazione, caratteristiche che la rendono unica nel panorama geopolitico attuale. In linea con la visione rivoluzionaria del Presidente Meloni, che immagina un Piano Mattei per l’Africa basato su nuovi paradigmi di cooperazione, orizzontalità e reciprocità, Napoli può diventare un grande acceleratore di questo processo. La città partenopea può far leva su alcune sue eccellenze storiche, a partire dall’antica tradizione universitaria dell’ateneo federiciano, un punto di riferimento mondiale in ambiti quali la ricerca giuridica, umanistica e interculturale. Questo patrimonio si estende anche ai campi della scienza ingegneristica e aeronautica, tra i migliori al mondo, e alle ricerche nelle scienze agrarie e rurali, che da secoli rappresentano un modello per diverse regioni geografiche. A ciò si aggiunge la forza delle sue piccole e medie imprese, che da tempo operano come pionieri in contesti geopolitici complessi e in continua evoluzione. Napoli può e deve riscoprire il suo autentico ruolo sociale ed economico, proiettandosi come avamposto naturale per i processi virtuosi alla base del Piano Mattei. Solo così potrà contribuire in modo significativo alla costruzione di un Mediterraneo più integrato e coeso, capace di coniugare sviluppo e cooperazione tra Europa e Africa”. Lo dichiara Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione agricoltura, a margine del convegno di FdI a cura del Coordinamento provinciale di Napoli svoltosi a Giugliano in Campania sui due anni del Governo Meloni.