“I Cinque Stelle, fin dalla loro nascita, hanno eletto la “questione morale” a loro principio ispiratore, declinandola nella forma del più intransigente giustizialismo. Oggi, come accaduto in passato a loro esponenti, noti e meno noti, anche l’ex Sindaco di Torino, Chiara Appendino, attuale dirigente di spicco del movimento, deve fare i conti con le conseguenze di una lunga vicenda giudiziaria: era stata condannata in via definitiva ad un anno e sei mesi per gli eventi del 3 giugno 2017, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La Cassazione aveva stabilito in modo ‘irrevocabile’ la sua responsabilità penale e oggi ha ridotto di pochi giorni, per questioni esclusivamente tecniche, la pena. Questo evento, sommato ad altri, rappresenta una ingombrante “pietra di inciampo”, nel percorso di quel movimento che ha cercato di conquistare il potere al grido di “onestà”, ergendosi a paladino della moralità e della rigenerazione della politica”.
Così il Deputato di Fratelli d’Italia, Enzo Amich, in merito alla condanna dell’ex Sindaco di Torino, Chiara Appendino.