Fonti del Ministero della giustizia francese hanno fatto sapere che Michelle Platini, ex presidente della UEFA , legenda del calcio francese e, per un certo periodo, anche dei tifosi della Juventus quando il campione giocava con la maglia zebrata numero 10, è stato fermato in relazione a un’indagine penale su un presunto reato di corruzione relativo alla decisione della Fifa di ospitare la Coppa del Mondo del 2022 in Quatar.
Il primo a dare la notizia del fermo – all’inizio si era detto addirittura “arresto” – dell’ex campione di calcio, uno dei più amati al mondo, è stato il sito Web di Mediapart, stamattina, aggiungendo che Claude Gueant, ex segretario generale dell’Eliseo sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy sarebbe a sua volta indagato ma a piede libero. Un altro consigliere di Sarkozy durante la sua presidenza, la signora Sophie Dion, è attualmente in stato di fermo in attesa di essere interrogata dai magistrati.
Tutto nasce due anni fa, quando L’ Ufficio del Procuratore finanziario nazionale ( PNF ) – un’istituzione giudiziaria francese istituita a Dicembre 2013 e incaricata di perseguire il grande crimine economico e finanziario – apre un’indagine sull’assegnazione al Quatar del torneo mondiale 2022. Secondo fonti giudiziarie, il PNF sta indagando su possibili “corruzione privata”, “cospirazione criminale” e “influenza sulla vendita e l’influenza” sul voto per il Qatar, che sono categorie di corruzione nella legislazione francese.
Gli avvocati del collegio difensivo di Platini, hanno rilasciato una dichiarazione sottolineando che il campione non è in stato d’arresto – cosa confermata dalla fonte delle autorità giudiziarie – e che si tratta di uno stato di fermo per una ragione “tecnica” volta soprattutto a mantenere la riservatezza dell’interrogatorio. In pratica, si potrebbe dire che “tutto il mondo è Paese”, se anche in Francia per evitare le fughe di notizie dalle procure si arriva a mettere in stato di fermo un testimone.
Comunque, nel comunicato dei difensori si dice che Platini è stato anche interrogato sul premio Uefa – Campionato Europeo 2016 – assegnato alla Francia con un solo voto di differenza. Platini, dal canto suo, ha fatto sapere di essere “assolutamente fiducioso” perché non ha fatto nulla di male e “non ha nulla da rimproverarsi”.