Arriva il sì della Commissione europea alla sesta rata. Un risultato che conferma la posizione di rilievo ricoperta dall’Italia anche in questo ambito. La domanda era stata avanzata in estate, e ora Roma potrà usufruire di ulteriori 8,7 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi in sovvenzioni e 6,9 miliardi in prestiti. Il commento della premier Giorgia Meloni: “L’approvazione del pagamento della sesta rata del Pnrr – ha detto in una nota – certifica il primato europeo dell’Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le amministrazioni titolari degli interventi e gli enti territoriali”.
Primato e risultati
Con questo risultato, l’Italia conferma il suo primato non solo come primo Paese Ue a ricevere la sesta rata, ma anche come Paese che ha ricevuto l’importo maggiore, 122 miliardi sui 194 previsti dal Piano. Il 63% del totale. “Questo risultato – ha aggiunto la premier-, unitamente alla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata, prevista nelle prossime settimane, dimostra che l’attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del Pnrr”.
Importanti gli obiettivi legati alla sesta rata: dalla riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione ai provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti, fino al contrasto al lavoro sommerso. Centrale il target legato alla giustizia amministrativa dove, fa sapere Palazzo Chigi, “sono stati conseguiti livelli di smaltimento degli arretrati notevolmente superiori agli obiettivi fissati dal Piano, sia per quanto riguarda il Consiglio di Stato che per i Tribunali Amministrativi Regionali”. Per il primo, “è stato pressoché azzerato il totale dell’arretrato, mentre per i TAR “la riduzione dell’arretrato è stata superiore al 95%”.
Al lavoro per la Nazione
Bruxelles promuove l’Italia, che fa bene al Sud, in fatto di infrastrutture e di energia, in fatto di bonifica di strutture abusive e in merito alla formazione delle competenze tecniche e digitali. “Si tratta – ha spiegato il Presidente del Consiglio dei Ministri – di importanti riforme e investimenti, prioritari per la riduzione dei divari territoriali, per la transizione ecologica e digitale, per l’autonomia energetica e per la crescita economica e sociale dell’Italia, obiettivi strategici per la cui realizzazione il Governo sta lavorando alacremente sin dal giorno del suo insediamento e continuerà a farlo, con lo stesso spirito e la stessa determinazione, nell’interesse dei cittadini, del tessuto produttivo, della Nazione tutta. Ringrazio il Ministro, Raffaele Fitto per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che – ha concluso – ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”.