Pnrr. Capecchi (FdI): “Nessun taglio alle opere, il governo garantisce le risorse. Basta allarmismi”

“Il Partito democratico sta portando avanti un’operazione di mera propaganda in merito ai finanziamenti delle opere del Pnrr creando inutili e dannosi allarmismi.

Il Governo ha garantito che ci sarà copertura finanziaria per tutte le opere per le quali i contratti sono già stati firmati e i lavori sono partiti. Non è stato tagliato nessun intervento dal Piano. Infatti il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021, che ha assegnato le risorse alle singole misure del Pnrr, non è stato modificato in alcun modo. La proposta di revisione inviata alla Commissione europea, prevede la sostituzione della fonte di finanziamento per alcuni interventi, dalle risorse del PNRR ad altre risorse. Si tratta prevalentemente di opere che ricadono nella misura ‘piccole e medie opere’ dove il Governo ha trovato interventi come la realizzazione di una ringhiera in ferro e addirittura 4mila interventi per la viabilità: tutte opere che non possono essere notoriamente finanziate con il Pnrr.

Quasi tutte le misure per le quali il Governo intende sostituire la fonte di finanziamento rientrano nei cosiddetti progetti in essere, ovvero progetti già finanziati a legislazione vigente prima del 2020, e successivamente inseriti nel Piano. La polemica di questi giorni è sterile e non tiene conto del fatto che la sostituzione della fonte di finanziamento non comporterà ritardi, ma addirittura semplificherà il lavoro dei Comuni, che potranno rendicontare gli interventi con criteri più semplici, pratici e con la certezza della copertura economica per la loro realizzazione. L’obiettivo del Governo è di evitare che si ripresentino casi come quello dell’Artemio Franchi.

Sul fronte dei finanziamenti all’edilizia sanitaria, Roma assicura che saranno garantite risorse aggiuntive pari a circa 10 miliardi, per gli interventi programmati nella misura 6 del PNRR, rispetto ai quali le Regioni hanno segnalato un incremento dei costi medi di realizzazione pari a circa il 30%. Rispetto alla proposta dei precedenti, il Governo Meloni prevede anche interventi per dotare le case di comunità e gli ospedali di comunità delle attrezzature necessarie per assicurare servizi migliori alle persone.

Il Governo, per quanto riguarda gli interventi sul dissesto idrogeologico, ha effettuato una ricognizione dalla quale emerge che tutte queste opere erano già programmate e finanziate, interventi incompatibili con le regole del Pnrr.

Anche su queste opere la domanda da fare, a chi oggi strumentalmente contesta la proposta di revisione sempre la stessa: perché, nel 2021, a fronte di dotazioni finanziarie già previste, in alcuni casi sin dal 2010 con atti assunti e programmazioni approvate si è deciso di spostare tali interventi sul PNRR, compromettendo anche la loro rendicontazione? Dove sono finiti quei fondi?

Il Governo, nella proposta di revisione del PNRR, oltre a programmare il finanziamento del nuovo capitolo del REPowerEU, per un importo complessivo che supera i 19 miliardi di euro, pari al 10% del PNRR, ha previsto, inoltre, il rafforzamento della misura che riguarda gli asili nido, con lo stanziamento di ulteriori 900 milioni, finalizzato alla pubblicazione di un nuovo bando per l’incremento dei posti e per il raggiungimento degli obiettivi.

Per quanto riguarda il Comune di Pistoia, ad esempio, sono già in corso gli interventi alle scuole Frosini, Il Melograno e il Faro, al Brusigliano dov’è in corso la ripulitura. Su San Lorenzo il Comune ha già affidato tutte le opere e firmato i relativi contratti (piste ciclabili, Convento, Villa Benti, la piazza)

Fratelli d’Italia fin dalla campagna elettorale per le politiche del 2022 ha sostenuto che fosse necessario ricontrattare il Pnrr perché nel corso di due anni le emergenze e le priorità sono cambiate, basti pensare alla questione del cambiamento climatico. Chi crea inutili allarmismi non ha evidentemente a cuore il futuro dei nostri Comuni e della nostra Nazione” lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi.

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