Pnrr e Zes, nuovi risultati per un Sud trainante

Il bilancio finale di Raffaele Fitto da ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, è dei migliori, specie per i risultati conseguiti proprio negli ultimi giorni. Da domani, il pugliese sarà viceministro esecutivo della Commissione europea con delega proprio alla Coesione e alle Riforme (leggasi Pnrr), un onere che nasce probabilmente anche dai buoni risultati conseguiti in questo ambito da ministro italiano. Proprio nelle ultime ore da membro del Governo Meloni, è arrivata la notizia sulla ricezione della sesta rata del Pnrr mentre in due giorni sono stati siglati gli ultimi due accordi di Sviluppo e Coesione, rispettivamente con Sardegna e Puglia. Buone notizie arrivano anche sul fronte della Zes, come riportato dalla relazione presentata al ministero: dall’inizio della Zes unica per il Mezzogiorno, come spiegato stamane dal Mattino, le autorizzazioni concesse sono state 403, ben 300 soltanto da agosto, per un importo totale di 2,8 miliardi di euro di investimenti liberati in favore di produzione, industria, occupazione, innovazione. La Campania guida la classifica delle autorizzazioni ricevute: ben 222, più della metà del totale. Seguono Puglia, con 67 autorizzazioni, la Sicilia con 49, la Calabria con 24 e la Sardegna con 20. Infine, l’Abruzzo ha ottenuto 11 autorizzazioni, la Basilicata 7 e il Molise 3.

Secondo fonti di Palazzo Chigi, “l’istituzione della Zes unica per il Mezzogiorno, operativa dal 1 gennaio 2024, che comprende tutte le regioni del Sud Italia, ha creato un quadro integrato e coerente per lo sviluppo economico del Mezzogiorno. La Zes unica – continua la nota – offre vantaggi significativi, come la riduzione degli squilibri competitivi tra le imprese operanti in territori limitrofi e la creazione di un’area attrattiva per gli investimenti, con incentivi differenziati per rispondere alle diverse esigenze produttive e strategiche degli investitori. La Zes unica ha inoltre facilitato e velocizzato le procedure di rilascio delle Autorizzazioni Uniche (il vero valore aggiunto della nuova legge che vuol dire autorizzare una richiesta nel tempo medio di soli 36,1 giorni, saltando con lo Sportello unico digitale ben 34 passaggi procedurali in conferenza dei servizi, ndr), con un aumento del 44% delle AU rilasciate (279 in 19 mesi contro 403 in 11 mesi) e un incremento medio mensile del 148% (15/mese contro 36/mese). Gli investimenti medi mensili sono aumentati del 102%, mentre le ricadute occupazionali medie mensili sono cresciute del 113%”. Insomma, anche dalle Zes è arrivata quella spinta considerevole che ha portato il Sud a essere – lo dicono i dati – il motore trainante dell’Italia nell’ultimo anno.

Verso la settima rata

Prosegue anche il lavoro in fatto di Pnrr. Nella cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi, Meloni ha spiegato che “con l’incasso della sesta rata, previsto entro la fine del 2024 l’Italia si conferma la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro”. Aggiungendo che “nel corso del 2024 sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell’Italia nell’attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate”. Si parla già di settimana rata, dal valore di 18,2 miliardi di euro che, come spiega Chigi, proseguirà a “sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e la concreta riduzione dei divari territoriali, in continuità con il piano strategico della ZES unica adottato dal Governo”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati