“Prima di lanciare allarmi o accusare genericamente il Governo Meloni, sarebbe utile leggere attentamente i documenti ufficiali e distinguere tra responsabilità politiche e operative. A questo proposito, è importante ricordare che già diversi mesi prima delle recenti dichiarazioni della CGIL, lo scorso 6 marzo 2025, il Governo ha convocato una Cabina di Regia con la partecipazione di tutti i Presidenti di Regione o loro rappresentanti. In quell’occasione, le Regioni – che sono i soggetti attuatori della Missione 6 del PNRR – hanno confermato formalmente il proprio impegno a rispettare gli obiettivi entro il 30 giugno 2026. Chi conosce bene il funzionamento del Piano sa che la realizzazione degli interventi – dalle Case della comunità agli Ospedali di comunità, fino agli Ospedali sicuri – è in capo alle Regioni, che ricevono direttamente i fondi e gestiscono i progetti. Anche l’Ufficio parlamentare di bilancio, nel suo ultimo report, ha evidenziato con chiarezza il ruolo centrale degli enti territoriali nell’attuazione della Missione 6. Inoltre sarebbe opportuno ribadire che le scadenze sono fissate a giugno 2026 e non oggi. L’impegno per una sanità pubblica più moderna e accessibile è una priorità che va portata avanti con serietà, evitando semplificazioni che rischiano solo di alimentare allarmi e disinformazione”.
Così Imma Vietri, deputato di FdI e capogruppo in Commissione Affari sociali, risponde a quanto affermato dalla Cgil riguardo allo stato di avanzamento dei progetti della missione 6 del Pnrr.