Polverone Fazzolari. Perfino il Foglio prende le distanze dai metodi de La Stampa.

Alla fine persino il Foglio riconosce lo scivolone della Stampa. Stiamo parlando del grossolano tentativo di Giannini, direttore della testata, di infangare questo governo, con ogni mezzo, persino con le fake news.

E così giorni fa, dalla prima pagina della Stampa tuonava: Il piano di Fazzolari per i giovani: “insegniamo a sparare a scuola”, provocando una vera e propria sassaiola contro il braccio destro del premier Giorgia Meloni, Giovanbattista Fazzolari che si è visto attribuirsi parole e concetti mai detti né pensati, circa una sua intenzione di avviare i ragazzi all’uso delle armi, aprendo loro i poligoni di tiro.

Solo che qualche ora dopo, quando ormai Fazzolari diventava immeritatamente il bersaglio (tanto per rimanere in tema) del fuoco incrociato della sinistra, viene fuori che il cronista dell’articolo quelle parole non le ha mai sentite, ma gli sarebbero state riferite da un misterioso testimone che a sua volta le avrebbe carpite assistendo a uno scambio di chiacchiere a Palazzo Chigi tra Fazzolari e un generale dell’esercito, Franco Federici, consigliere militare del presidente del Consiglio, che a sua volta smentisce nella maniera più categorica quel dialogo.

Ma la buriana ormai infuria, sotto i colpi di una notizia inventata di sana pianta, ed il direttore Giannini si vede bene dal darne smentita, spingendosi persino a rincarare la dose.

E qui persino il Foglio (non certo una testata filogovernativa) storce il naso, condannando un certo modo di fare giornalismo.

Nell’articolo del Foglio stamani si legge infatti “al terzo giorno di pistolettate a salve succede l’inevitabile. E cioè che il glorioso quotidiano che ha svelato il fascistissimo piano per trasformare le nostre pacifiche scuole in incubatori della brigata Azov si è sparato sui piedi”.

Si perché al terzo giorno, quando a ristabilire i fatti sono stati  il presidente della Federazione internazionale sport di  tiro, Luciano Rossi; il delegato Fitav pugliese Cosimo Moretto  e il presidente di Assoarmieri , Antonio Bana, la Stampa prova a battere una “ritirata strategica”: Il titolo è ‘Armi in orario di scuola, progetto sperimentale in otto regioni dal 2018.

Ma la notizia delle notizie è arrivata ieri: “Il presunto progetto sanguinario di Fazzolari è in realtà una tranquilla sperimentazione già in atto nelle scuole dal 2018: con la benedizione di Giuseppe Conte che oggi  è impegnato nella imitazione di Gandhi”. Insomma, “le scuole di ben otto regioni infatti aderiscono al progetto Care avviato dalla Federazione italiana tiro a volo e finanziato dall’Agenzia sport e salute  in cui azionista unico è il ministero dell’Economia”.

Nulla di nuovo, del resto. Lo hanno sempre fatto. Quando non hanno più nulla da dire gridano alla destra fascista e cattiva.

L’economia tiene, il gas scende e l’Italia si rimette in moto. Ecco perché la sinistra politica e mediatica è così nervosa e aggressiva: non sanno più a cosa attaccarsi, e allora le cose vanno inventate.

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Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

5 Commenti

  1. Chi di spada ferisce di spada perisce… no comment!!! Infatti grazie all’aiuto di certi quotidiani schierati la sx va di successo in successo… qualcuno pensa che la stupidità abbia molti figli, ma grazie alle loro fandonie diminuiscono sempre di più!!!

  2. Saluti a tutti, intanto direi di dare tempo al tempo per ottenere e fare almeno in parte quello che è
    stato promesso dal centro destra in fase di elezioni passate. I problemi che abbiamo sono tanti e già
    sono elencati nei commenti precedenti, io penso che piano piano verranno risolti.
    Poi una cosa va detta, che abbiamo per la prima volta un Presidente del Consiglio tosto, intelligente che risponde a tono e ben informato ad ogni quesito sia in Italia che all’estero dove cominciano
    a rendersi conto che non hanno davanti uno “zerbino” come nelle legislature passate e poi, questo
    non guasta, è anche bello.
    Auguri Giorgia.

  3. La Stampa come Repubblica e anche il Corriere della Sera ormai sono solo carta straccia! Il GIORNALISMO dei fogli storici è definitivamente morto. La sinistra ha corrotto la narrazione della Storia, l’operato della Magistratura e l’Informazione. Una sciagura!

  4. Mi meraviglio ( si fa per dire) del nostro “amato” presidente della Repubblica, promosso per la seconda volta, che non dice una parola nei confronti di una certa stampa alla quale è permesso di raccontare BALLE nell’intenzione chiara di indirizzare gli orientamenti degli elettori. Eppure questo atteggiamento è contro la democrazia che lui è chiamato a difendere, come è scritto nella nostra Costituzione della quale Lui dovrebbe essere il garante.

  5. In settanta anni, dal dopoguerra, non si era mai vista una Sinistra e in particolare il PD di così BASSO profilo politico. Non hanno alcuna idea se non quella di inventare false notizie per mettere in cattiva luce il Governo. A questa incapace Sinistra non interessa assolutamente di come stanno gli ITALIANI e non solo propongono soluzioni, ma denigrano il Governo e bocciano qualsiasi iniziativa pur riconoscendola giusta. Ogni giorno alla TV va in onda un programma su Mussolini e il fascismo cercando di influire sull’elettorato con il pericolo di ritornare a quei tempi. Non capiscono che il Popolo sa giudicare e non crede più che I COCCODRILLI VOLANO se lo dice l’UNITA’.

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