Ponte Morandi, Malan (FdI): governo non premi responsabili disastro

“A più di tre anni dal disastro in cui morirono 43 persone parte – con un rinvio – il processo per il crollo del Ponte Morandi. Fa bene il Governo a costituirsi parte civile, probabilmente un atto dovuto. Ma in contemporanea va avanti il piano di acquisizione delle quote di ASPI oggi in mano a Atlantia/Benetton, da parte della cordata guidata da CDP, che costerebbe agli utenti, diretti e indiretti, dell’autostrada circa 21,9 miliardi, mentre avvalendosi del diritto di recesso, previsto nella convenzione del 2007 alla base della concessione, il costo sarebbe soltanto di 13 miliardi. La differenza di 8-9 miliardi andrebbe ai responsabili del crollo, mentre il Governo continua a non rispondere alle diverse interrogazioni in merito. Proprio oggi si apprende che 3,4 miliardi di danni da pagare per il disastro finirebbero a carico della nuova gestione, in base a un accordo firmato ieri dal MIMS. Ha ben ragione Egle Possetti, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, nel dire che la costituzione di parte civile dovrebbe portare a una riflessione sulla questione della concessione.”

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan.

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