“Persone di alta levatura morale, sociale, tecnico-professionale e scientifica conferiscono valore e autorevolezza nei consessi istituzionali; i senatori a vita che sono stati e che sono tutt’oggi in Senato ne sono un fulgido esempio. Bisogna però fare una riflessione: la spina dorsale della riforma costituzionale consiste nel dare una rappresentanza diretta, a partire dal Presidente del Consiglio, all’elettorato. Questo non impedisce che in Senato possano essere elette figure di grande pregio. È sufficiente che i partiti li candidino e li supportino. La riforma del premierato sarà un ulteriore stimolo a scegliere candidati di qualità. Del resto la Costituzione chiama i partiti a concorrere con metodi democratici alla vita politica della nazione. Lasciamo allora che siano i partiti a selezionare la classe politica, a proporne i nomi agli elettori, a supportarli ai fini dell’elezione”.
Lo dichiara in una nota il senatore Ignazio Russo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro e Sanità.