“Spiace vedere un’ombra inquietante allungarsi anche sul Premio Strega: la solita ombra che tende a offuscare la strage di Acca Larenzia e vilipendere quei ragazzi innocenti uccisi negli anni più bui della Repubblica, solo perché militanti del Movimento Sociale Italiano. Tra i libri finalisti del Premio si rinviene anche “Dalla stessa parte mi troverai” della scrittrice Valentina Mira che nell’opera ha provato a banalizzare l’atroce assassinio avvenuto nel gennaio del 1978 nei pressi della sede dell’allora sezione del Msi di via Acca Larenzia. Ci troviamo ancora una volta di fronte a un’occasione persa: anziché lanciare appelli per una pacificazione nazionale, che renda il giusto omaggio a tutte le vittime di quella stagione del terrore, da una rassegna importante quale il Premio Strega si preferisce offendere la memoria di giovani innocenti uccisi vilmente e con inaudita ferocia i cui assassini non sono mai stati assicurati alla Giustizia. È ora di smontare questo inquietante circo mediatico e culturale avente quali portabandiera taluni scrittori e giornalisti, che qualifica i militanti di destra uccisi come carne da macello e i terroristi delle Brigate Rosse semplici compagni ‘che sbagliavano’”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.