Si avvicina la prima giornata nazionale del Made in Italy, istituita dal governo Meloni e dal Ministero Urso. È stata scelto come data il 15 aprile, giorno di nascita di Leonardo da Vinci. Durante la conferenza di presentazione, il ministro Urso ha spiegato che la giornata è stata istituita al fine di “celebrare l’eccellenza del nostro Paese”. Il progetto si basa sull’“Italia delle 4 I”: identità, innovazione, istruzione, internazionalizzazione: “Il provvedimento – ha detto Urso – è stato introdotto per valorizzare, promuovere e tutelare le produzione delle filiere nazionali riconoscendone l’impatto sociale”. Non solo un’iniziativa economica, pur riconoscendo il forte impatto finanziario del made in Italy. Si tratta di una riconoscenza identitaria, in un’ottica anche di valorizzazione in campo turistico e internazionale: “Oltre a favorire lo sviluppo economico e culturale del Paese – ha infatti spiegato il ministro Adolfo Urso – il made in Italy ne rappresenta il patrimonio identitario perché non è solo un marchio, ma il nostro biglietto da visita nel mondo”.
Con la giornata, l’obiettivo del governo Meloni è celebrare le tante eccellenza che rendono grande l’Italia nel mondo: “È il frutto del sistema Italia – ha detto Urso – la somma di tante realtà che compongono la nostra penisola”. Per questo, alla presentazione della giornata erano presenti altre personalità a rappresentare vari comparti, come quello del calcio o della moda, “un’industria da 144 miliardi che fornisce un contributo al Pil del 7,4% con una quota export di circa il 50% e quasi 2 milioni di occupati”, ha spiegato Stefania Lazzaroni, direttore generale di Altagamama.
Il Made in Italy può essere realmente un motore della Nazione: dal 2015, l’export italiano è cresciuto del 48%, molto più di altre potenze mondiali come Germania, Usa, Giappone, Francia. A tal uopo, sono previsti circa 300 eventi in tutta Italia dal 5 al 25 aprile per celebrare al giornata: eventi di carattere culturale, sociale, artistico, storico. Valorizzare i mestieri che fanno grande l’Italia: l’artigianato storico e la grande tradizione industriale, fino all’enogastronomia su cui anche il lavoro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, guidato da Francesco Lollobrigida, sta ottenendo ottimi risultati in campo comunitario. È un governo, dunque, che nel suo insieme vuole difendere, tutelare e portare avanti le grandi tradizioni italiane, e di tramandarle ai giovani e agli studenti, per stimolare la loro formazione nel campo del Made in Italy.