“Chi ha vissuto l’esperienza degli anni ’70 ha conosciuto la condizione della mortificazione costante: non si era liberi. Guardare fuori la finestra, cambiare continuamente gli itinerari, avere presenti le chiese dove entrare in caso di pericolo, la sabbia per arginare quella stessa benzina che invece avrebbe acceso il rogo di Primavalle. La storia di Sergio Ramelli, corredata dal gesto infame del professore che ha consegnato ai suoi avversari il tema d’italiano dove si condannavano le Brigate Rosse, non può essere derubricato alla categoria dei sentimenti umani. Abbiamo il dovere dell’iniziativa, dell’azione, per raggiungere – in assenza di giustizia – almeno la verità storica di quanto di tragico accadde in quegli anni.
Era una guerra civile non dichiarata, con epiloghi drammatici come quello di Sergio, una persecuzione diffusa contro chi si presumeva fosse di destra. Dobbiamo emanciparci dalla testimonianza e fare di più per far capire che si è trattato di un pezzo doloroso della storia d’Italia, non di una sola parte.
Nel 1983 a Roma c’è stato l’omicidio di Paolo Di Nella. Ingenuamente, pensavamo che la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini al Policlinico Umberto 1º mentre combatteva tra la vita e la morte, avrebbe posto una pietra tombale alla violenza politica. Purtroppo non è così.
Ragazzi di 15-18 anni che erano armati con armi da guerra e cariche di tritolo che difficilmente potevano procurarsi da soli. Chi c’era dietro? È nostro dovere capire e conquistare la verità storica, lo dobbiamo alle famiglie di quei ragazzi e lo si può fare attraverso una commissione d’inchiesta parlamentare perché ormai non si possono riaprire i processi, tranne poche eccezioni.
Spero nella convergenza dell’opposizione, perché gli anni ’70 rischiano di evaporare nella memoria del tempo. Oggi ancora c’è consapevolezza, ci sono testimoni ed eredi di quegli anni e il risultato si può conseguire”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervento alla presentazione del libro ‘Sergio Ramelli, una storia che fa ancora paura’ scritto da Guido Giraudo.