“A Torino va in scena il festival dell’ipocrisia: al corteo del Primo Maggio sfilano i manichini delle massime cariche dello Stato, tra cui il presidente Meloni e quello del Senato Ignazio La Russa, rei di aver eliminato il reddito di cittadinanza in favore di politiche attive in tema di lavoro e formazione. Al netto delle abituali esternazioni violente e di cattivo gusto, che sindacati e lavoratori tifino per il non lavoro è davvero paradossale ed è la rappresentazione plastica dello scollamento tra la sinistra e la realtà. La colpa del governo Meloni? Aver abbandonato le politiche da divano e aver accettato la sfida del lavoro: quando tutti faranno questo passo, il primo maggio tornerà ad essere il simbolo dell’emancipazione sociale e della libertà dell’individuo, che solo il lavoro può assicurare. Al presidente Meloni, al presidente La Russa e agli altri esponenti del governo piena solidarietà”.
Ad affermarlo Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di Torino.