“La decisione di bloccare l’attività di conferimento al depuratore di Priolo Gargallo rischia di compromettere gravemente il futuro economico e sociale della Sicilia, mettendo a repentaglio il lavoro di migliaia di famiglie. È un colpo diretto al cuore del nostro tessuto produttivo e una minaccia alla stabilità dell’intera area industriale, strategica per l’economia nazionale e regionale. L’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, rimettendo alla Corte costituzionale la questione della competenza territoriale senza sospendere gli effetti del provvedimento del GIP di Siracusa, produce un grave stallo. Lo stop all’attività del depuratore, già ora sotto sequestro, paralizza operazioni cruciali di aziende di primaria importanza come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol, minacciando la stabilità occupazionale di oltre 4.500 lavoratori, compreso l’indotto, e impedendo ulteriori investimenti per la transizione ecologica. L’intervento del Governo con il decreto-legge 187/2022 aveva tracciato una strada chiara per garantire la sostenibilità ambientale e la continuità produttiva, stabilendo un graduale rientro nei parametri emissivi previsti. È inaccettabile che decisioni locali rischino ora di vanificare gli sforzi fatti e causare danni irreparabili alla nostra economia regionale. Non possiamo permettere che la Sicilia paghi il prezzo di lungaggini burocratiche e incomprensioni procedurali. In sinergia con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, senatore Adolfo Urso, e con le istituzioni locali, lavoreremo per sollecitare una soluzione rapida che permetta la ripresa delle attività e la tutela dei posti di lavoro. La Sicilia non può permettersi di perdere questa battaglia strategica per il suo sviluppo industriale e ambientale”.
Lo dichiara in una nota Francesco Ciancitto, deputato siciliano di Fratelli d’Italia.