Facebook è sotto pressione affinché argini l’aumento dei gruppi anti-vaccinazioni che grazie agli spazi concessi dal social e privi di qualsiasi controllo, diffondono false informazioni sui pericoli dei vaccini salvavita mentre spacciano trattamenti alternativi infondati. come per esempio la somministrazione di alte dosi di vitamina C.
Gli “Anti-Vax” operano su Facebook in gruppi chiusi, dove i membri devo essere approvati in anticipo. Bloccando l’accesso agli altri, sono in grado di servire disinformazione senza difficoltà e senza contraddittorio. I gruppi sono di grosse dimensioni e ottimamente organizzati, “Stop Mandatory Vaccination” (Stop Vaccinazione obbligatoria) ad esempio, ha più di 150.000 membri effettivi. “Vitamin C Against Vaccine Damage” (Vitamina C contro di danni da vaccino), sostiene che grandi dosi di vitamina possono “guarire” dai danni dei vaccini, ignorando che si tratta di vaccini sicuri. Atteggiamenti questi autolesionistici e dannosi per la società.
Medici esperti e non solo, chiedono a Facebook di fare di più per contrastare questi gruppi. La dottoressa Wendy Sue Swanson, portavoce dell’American Academy of Pediatrics, ha dichiarato: “Facebook dovrebbe dare la priorità alla gestione della minaccia alla salute umana quando vengono condivise false informazioni. Da soli dovrebbero capire il danno che fanno alla comunità, senza bisogno che si sia noi a doverglielo ricordare. La libertà è importantissima, ma resta tale finché non limita o danneggia quella altrui”.
La Swanson ha poi continuato: “I genitori meritano di conoscere la verità. Se vengono soffocati da notizie non vere, probabilmente aumenteranno i loro livelli di ansia e paura e potenzialmente cambieranno il loro atteggiamento nei confronti delle vaccinazioni, con tutti i pericoli che questo può comportare”. Anche Fiona O’Leary, attivista in gruppi sull’autismo e sulla pseudo-scienza ha invitato Facebook a bloccare i gruppi no-vax, richiamando anche lei la possibilità di eventuali danni che possano essere creati ai bambini. E quanto sia preoccupante questo fenomeno è stato sottolineato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che cita la riluttanza a vaccinare come una delle prime 10 minacce per la salute globale nel 2019. L’OMS punta anche il dito su un 30% di aumento di casi di morbillo al mondo, una malattia questa altamente contagiosa, che può indurre sordità, infiammazione cerebrale, polmonite e perfino morte, soprattutto nei bambini. E come il contagio viaggi lo dimostra ad esempio una recente epidemia nello stato di Washington, in USA, dove 48 individui hanno contratto la malattia, la maggior parte di loro non era vaccinata ed era in età inferiore ai 10 anni.