“Coglie di sorpresa l’improvviso interesse e sensibilità del Collega Vaccari e, soprattutto l’attenzione che rivolge, a suo dire, alla “situazione sempre più insostenibile” in cui versano gli apicoltori italiani e alla insensibilità del Governo Meloni, avvezza agli annunci spot anziché al fattivo impegno nella soluzione dei problemi. Pura mistificazione della realtà.
Fermo restando che, nella giornata di ieri 20 marzo a Roma, in piazza Santi Apostoli, alla presenza anche di parlamentari di maggioranza, accolti con fragorosi applausi si è tenuta una legittima manifestazione di una rappresentanza di apicoltori, organizzati in cooperativa , impegnati nel sensibilizzare i consumatori sul problema della concorrenza sleale di prodotti di provenienza extra UE, magari di dubbia qualità e con prezzi bassi rispetto ai prodotti italiani, è purtroppo un problema noto a tutti e comune anche in altri Stati membri della UE.
Il Governo Meloni, con il Ministro Lollobrigida al MASAF, è fortemente impegnato nel sostenere il comparto apistico nazionale e lo hanno dimostrato sin dall’insediamento. Basti pensare che il Piano Strategico della PAC 2023-2027, prevede per il settore zootecnico delle api di risorse finanziarie pari ad euro 17.221.790,00 per ogni annualità, ovvero il 70% di risorse in più rispetto al passato. Se questo non rappresenti attenzione e sensibilità verso un comparto produttivo primario che ha una infinita valenza anche di carattere ambientale, cosa di dovrebbe fare di più? Si è fatto anche di più, proprio nella direzione della salvaguardia del lavoro di migliaia di apicoltori e soprattutto a tutela del consumatore.
Infatti, il ministro Lollobrigida e la struttura del dicastero dell’agricoltura, sono stati artefici, a livello UE, di quella che è la c.d. “Direttiva Breakfast” che prevede, come “Regola generale”, che nell’etichettatura delle miscele di mieli si debbano indicare tutte le origini delle componenti della miscela, specificando per ciascuna la percentuale all’interno della miscela stessa, con una tolleranza del 5%. Tuttavia, al fine di assicurare una certa flessibilità, a ciascuno SM è data la facoltà di decidere di indicare solamente la percentuale delle prime 4 origini maggiormente rappresentate all’interno della miscela e si lascia quindi, la possibilità di indicare le restanti origini in ordine decrescente.
Se non bastasse a dimostrare quanto il ministero di Lollobrigida abbia prodotto, in un continuo confronto con il settore, fatto di condivisione e di visione lungimirante di medio-lungo termine, è in via di definizione con Bruxelles, la procedura di inserimento nel Piano Strategico Nazionale della c.d. “Alimentazione di soccorso”, tanto desiderata dagli apicoltori perché fondamentale per la sopravvivenza degli alveari, nel rispetto proprio del benessere animale delle api.
Inoltre, allo scopo di accrescere la consapevolezza d’acquisto nei confronti dei mieli di qualità superiore, è in via di definizione, sempre in piena condivisione con tutte le Sigle del comparto apistico nazionale, la realizzazione di una campagna di informazione e valorizzazione rivolta ai consumatori per l’acquisto, con particolare riguardo alle fasce di consumo più attente alla qualità-naturalità-salubrità-freschezza-identità, e alle nuove generazioni, attraverso l’utilizzo dei social media e dei canali di divulgazione più appropriati. In ultimo, il settore apistico italiano beneficerà entro il 2024, del Sistema di Qualità Nazionale appositamente dedicato e strategico per l’economia del comparto.
Cari Onorevoli, Vaccari, Bonafè, Curti e Manzi, il “ring” non è a piazza Santi Apostoli, ma a Bruxelles e ci auguriamo che in estate avremo la possibilità di risolvere i problemi che Voi in questi anni non siete riusciti a risolvere, ivi compreso l’avvio di una procedura di dumping.” Lo ha dichiarato l’on. Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura.