C’è Gad Lerner che prende una cantonata colossale.
Questa non è la "rivolta dei forni", sommossa di un popolo affamato. E' azione pianificata degli ultràs organizzati con l'estrema destra. Saccheggi e devastazioni d'un colpo prevalgono sulla curva del contagio, come se in ballo ci fosse solo il potere e non la vita di tanta gente pic.twitter.com/YEeaXBV4Uq
— Gad Lerner (@gadlernertweet) October 27, 2020
In realtà hanno arrestato due egiziani
Parla di azione pianificata da ultras ed estrema destra, Lerner, mostrando la vetrina di Gucci in frantumi a Torino, ma in realtà, come riporta l’ANSA, ad essere arrestati per il saccheggio del negozio del brand di moda sono stati due cittadini egiziani, uno dei quali minorenne.
Poi c’è Berizzi di Repubblica che vede le piazze nere.
Piazze nere d'Italia, così i violenti sfidano lo Stato.
Il mio commento oggi su @repubblica https://t.co/DvtXPMtC8G— Paolo Berizzi (@PBerizzi) October 27, 2020
Intanto su Il Messaggero si prova a dare uno spaccato di chi sono i giovani teppisti protagonisti di alcuni dei disordini scoppiati durante le legittime manifestazioni di piazza organizzate e promosse per la maggiore da commercianti e partite IVA che non possono affrontare un nuovo lockdown mascherato.
Giovani nordafricani che comunicano in arabo, cantano slogan delle banlieu e sono violenti, pericolosi e imprevedibili.
Il quotidiano romano scrive, dal suo inviato a Milano: “La vera novità di ieri sera sono i più giovani, nordafricani di seconda o terza generazione che comunicavano in arabo, si davano la carica a vicenda in perfetto milanese e cantavano in gruppo slogan francesi tipici delle banlieue. Per molti di loro era la prima manifestazione, non sapevano neppure distinguere i lacrimogeni dallo spray al peperoncino. Eppure è stata la parte più attiva, violenta e pericolosa perché davvero imprevedibile”.
Anarchici, stranieri, giovani teppisti e ultrà interisti nella guerriglia di Milano
Il quotidiano il Giorno, come tutti gli altri giornali che sulle manifestazioni di protesta di questi giorni si attengono alla cronaca dei fatti e non a dirci cosa pensare è ancora più preciso. Scrive il giornale: “La battaglia di Milano è iniziata alle 20.30 in piazzale Loreto, dov’era in programma una manifestazione convocata col tam tam sui social. Sui marciapiedi esponenti di varie aree: da un manipolo di ultrà della Nord interista agli anarchici che abitualmente frequentano via Gola, fino ad altri elementi della galassia antagonista e personaggi noti in via Padova. E poi c’erano anche adolescenti o poco più che ventenni, senza un’apparente appartenenza politica. Il gruppo eterogeneo, in cui erano presenti anche stranieri (alcuni parlavano spagnolo tra i casseur con i sassi nelle tasche), si è subito mosso in direzione Porta Venezia: dopo un’iniziale esitazione, generata dalla presenza delle camionette dei carabinieri all’angolo con via Pergolesi, l’ala dura ha preso il sopravvento e ricominciato a marciare decisa”.
Denunciati in 28. Tredici denunciati sono minorenni, tra questi alcuni hanno piccoli precedenti. Diciotto sono italiani e dieci stranieri. Denunciata anche una ragazza anarchica mentre i restanti non sono riconducibili a gruppi conosciuti.
Lo scrive il Fatto Quotidiano, ma guardate il titolo dell’articolo.
Ma guardate il titolo di OPEN
Ma il capolavoro lo compie il PD che stabilisce una verità neo-orwelliana se ce lo consentite.
Non aggiungiamo altro. Per ora…