Sul mancato raggiungimento dell’accordo sul Patto per la Migrazione e Asilo nel Consiglio Ue dei ministri dell’Interno i quotidiani del gruppo Gedi non hanno perso occasione per ribaltare ancora una volta la realtà.
Repubblica e La Stampa parlano di “strappo” con l’Europa e di “giravolta” dell’Italia di fronte ad una presunta “apertura” tedesca. Insomma, la solita storia, a cui ormai credono solo loro, del “pericoloso governo Meloni” che ci mette ai margini in Europa sui temi centrali come quello dell’immigrazione.
Ma le cose sono andate davvero così? La domanda non può che essere retorica. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. Berlino, novembre 2022. Il Bundestag decide di finanziare con 2 milioni di euro l’anno dal 2023 al 2026, per un totale di 8 milioni di euro, United4Rescue, una Ong fondata dalla Chiesa evangelica nel novembre del 2019, che raggruppa al suo interno centinaia di associazioni che supportano le azioni dei volontari per il soccorso dei migranti in mare.
A volere lo stanziamento è soprattutto il partito dei Verdi.
A giugno 2023, però, i fondi vengono congelati. Secondo i bene informati la ragione è che non si vogliono creare “tensioni in Europa”. Qualche settimana fa, però, c’è un cambio di prospettiva: un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, guidato dalla verde Annalena Baerbock, annuncia che il governo di Scholz sta per staccare tre cospicui assegni da versare nelle casse della Comunità di Sant’Egidio e delle Ong Sea Eye e Sos Humanity, con “l’obiettivo di sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare”. A Sos Humanity arrivano ben 790mila euro. Loro fanno pure gli schizzinosi e precisano che si tratta quasi di spicci: “Servono a coprire solo un quarto delle esigenze annuali”.
Ma a Palazzo Chigi sgranano gli occhi di fronte alla notizia, percepita come una “grave anomalia”. Il 25 settembre Giorgia Meloni scrive al cancelliere tedesco Olaf Scholz per chiedere chiarimenti: non sarebbe mica il caso, bacchetta Meloni, che l’accoglienza a terra di chi fugge dall’Africa sia “facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia”? Si arriva al Consiglio europeo Affari Interni del 28 settembre. I ministri dei 27 devono sbloccare la partita sul Patto per la Migrazione e l’Asilo che deve riformare le attuali norme europee sulla gestione del fenomeno migratorio. Per questioni politiche interne la Germania tiene in stallo da due mesi il negoziato sul testo del regolamento sulle crisi migratorie, uno dei pilastri del patto, che fissa le disposizioni da far scattare in caso di arrivi eccezionali, pandemie o crisi prodotte dalle strumentalizzazioni dei migranti a scopi politici da parte di Paesi terzi.
Berlino si lamentava per la “riduzione delle garanzie a tutela dei richiedenti asilo”.
Improvvisamente però alla vigilia del vertice arriva l’annuncio sullo sblocco dell’impasse: il governo tedesco darà via libera al testo, ma dovrà essere modificato con due emendamenti. La Germania, in sintesi, vuole mettere nero su bianco il fatto che le “operazioni di soccorso umanitario” non possono essere mai considerate come un fattore di strumentalizzazione dei migranti. Vuole cioè legittimare le attività di quelle stesse Ong che finanzia senza disciplinarne il modus operandi.
…uno dei componenti del Cda di United4rescue, Thies Gundlach, è il compagno della vicepresidente del Bundestag ed esponente di spicco dei Verdi, Katrin Göring-Eckardt…
Nello stesso momento arriva al tavolo delle trattative la notizia che sette navi umanitarie stanno facendo rotta verso i porti italiani. Per l’Italia è una provocazione. Approvare il testo così è impossibile. La delegazione italiana presenta un nuovo emendamento per chiedere che i migranti trasportati su navi Ong siano automaticamente accolti dal paese di bandiera della nave. Il messaggio è: va benissimo che la Germania sia solidale con il lavoro delle Ong, purché accolga anche i migranti trasportati. La riunione viene quindi rinviata su richiesta della Germania. Ma perché il governo di Berlino e in particolare il partito dei Verdi sono diventati i primi sostenitori delle associazioni non governative? Una delle possibili risposte riguarda addirittura il gossip. Combinazione, uno dei componenti del Cda di United4rescue, Thies Gundlach, è il compagno della vicepresidente del Bundestag ed esponente di spicco dei Verdi, Katrin Göring-Eckardt, la quale all’epoca si era detta “molto contenta” di sostenere le Ong “con il bilancio federale”. Quando qualcuno le aveva fatto notare che nell’aria poteva esserci un sentore di conflitto di interessi, dal partito hanno risposto piccati: la Göring-Eckardt non fa parte della commissione Bilancio e quindi non ha votato la norma.
Un po’ poco ma tant’è. Ma oltre i legami sentimentali potrebbero esserci interessi ben più importanti. Si dà il caso che i Verdi, come testimonia una inchiesta di Politico, in questi anni abbiano visto lievitare sensibilmente il volume dei finanziamenti da parte dei donatori privati. Nel 2021 le donazioni al partito da parte di filantropi e società civile hanno sfiorato i 3,5 milioni di euro. Per fare un paragone il partito di Scholz, la Spd, che, come la Cdu/Csu tradizionalmente si finanzia con i fondi pubblici e le quote degli aderenti, ha ricevuto “soltanto” 175mila euro di donazioni. Proprio i Verdi, assieme ai liberali dell’Fdp e alla sinistra della Linke avevano fatto ricorso contro la legge varata dalla grande coalizione Cdu/Spd nel 2018 che proponeva di aumentare il finanziamento pubblico ai partiti, contestando l’entità degli importi. Lo scorso gennaio la Corte costituzionale tedesca ha accolto il ricorso dei partiti ricorrenti bocciando la norma. Il risultato è che se non verrà presentata una nuova legge accettata dalla Corte entro l’approvazione del bilancio per il 2024, l’amministrazione finanziaria potrebbe richiedere ai partiti le somme percepite in eccesso.
A perderci di più, in vista della campagna per le prossime elezioni europee, sarebbero la Cdu e l’Spd, mentre una riduzione dei finanziamenti pubblici andrebbe a vantaggio proprio dei Verdi e delle altre formazioni che ormai si finanziano principalmente attraverso donazioni filantropiche.
La politica particolarmente accondiscendente dei Verdi nei confronti del mondo delle Ong e delle associazioni (United4Rescue ne raggruppa tantissime al suo interno) potrebbe essere finalizzata a preparare il campo per una campagna di finanziamento per la campagna elettorale delle prossime elezioni europee. A pensare male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca, diceva qualcuno. Se così fosse in questa storia ci sarebbe ben poco di umanitario, ma piuttosto una manovra a scapito dell’Italia portata avanti per un mero tornaconto elettorale.
Arroganti,prevaricatori,tipico della mentalitá teutonica dei paesi del nord,dimostra,da sempre,che politici ed elite tedesche ossessionati dalla smania nel ritenersi i migliori,le mire egemoniche mai sopite,insite da sempre nel loro dna,gli ostinati diktat nella fattispecie intimidatori,diretti,mirati ad interferire nelle faccende interne di altri stati,un pó come avveniva in un lontano passato,se non erro dalle conseguenze piú che note!Soluzione?Informare di piu i cittadini,dare massimo risalto dei rischi e dei pericoli futuri delle trame ordite dalle elite europee,ai nostri danni,del fior fiore della crema elitaria compiacente nostrana,che occupa sin dalla prima Repubblica le stanze del potere e decide contro il volere del popolo, in sostanza una vera dittatura nascosta,sottesa da una sottile e fitta ragnatela pericolosa e difficile da estirpare!Questo omnipresente cancro,causa della deriva sociale,esercitato dai poteri forti del nostro paese,e non solo,presenti nei diversi rami delle istituzioni,italiane ed europee,va progressivamente eradicato attraverso una massiccia e corretta campagna informativa,sciogliere i nodi oscuri,far emergere la veritá,non quella propagandata dai media di regime,tale da rendere i cittadini consci e consapevoli dei pericoli,sul loro destino,dacché, nel pieno della consapevolezza sociale,s’innesta l’inversione della rotta tracciata dapprima dalle pericolose elite,e a piccoli passi, tutti, dico tutti,ci liberiamo di questa psico-unione in stile teutonico,dannosa e dalle conseguenze nefaste per il nostro paese.