“La spettacolarizzazione da parte della Rai di temi come il transgenderismo, l’omofobia e il bullismo non può essere ammessa. È vergognoso che il servizio pubblico si approcci a preadolescenti in modo così becero e privo della necessaria sensibilità come è avvenuto su RaiTre nella trasmissione “Alla Lavagna” con Vladimir Luxuria, all’anagrafe Wladimiro Guadagno, transessuale e attivista dei diritti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) – dichiara in una nota Maria Teresa Bellucci, deputata e capogruppo per Fratelli d’Italia nella Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza.
L’educazione all’affettività è una cosa seria, certamente da promuovere e da favorire, anche nel contesto scolastico o in televisione, ma attraverso figure professionali, come gli Psicologi, esperti nell’ambito dell’età evolutiva ed in grado di accompagnare il minore in una conoscenza di se, degli aspetti relazionali e della sessualità.
Non può essere di certo Vladimir Luxuria, con nessuna preparazione, e solo sulla base di decisioni personale, a spiegare a dei preadolescenti la scelta di cambiare sesso. Tutto questo lede il diritto dei minori alla migliore educazione e alle opportune tutele. La Rai – conclude Bellucci – in quanto servizio pubblico, non può fare audience sulla pelle dei bambini”.