“Facile insultare sui social, ma se a farlo è un autore stipendiato dalla Rai, servizio pubblico pagato con soldi di noi cittadini, evidentemente qualcosa non funziona. Il diritto di critica è garantito ed è sacrosanto, quello di insulto no. E non ci vengano a dire che si è trattato di ironia, sono proprio tali esempi e atteggiamenti che, in alcune occasioni, degenerano in cyberbullismo e fungono da inneschi per fomentare gratuite campagne di odio via social. Da madre e da donna trovo scandaloso che professionisti dell’informazione come Cassini divulghino contenuti di tale violenza, in più trascinando nelle offese non soltanto il primo Presidente del Consiglio donna, ma anche la sua bambina. Immagino che l’Azienda di Stato prenda provvedimenti contro questo signore che ha oltraggiato il Premier con un post gratuito e pieno di livore. Al Presidente Meloni e alla figlia Ginevra esprimo piena solidarietà e vicinanza”.
Lo dichiara il deputato Elisabetta Lancellotta, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bicamerale sul Femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere.
