“Pensare alla Rai soltanto in ambito giornalistico è riduttivo. La Rai è Cinema, come risulta dall’indotto prodotto dall’intero comparto: parliamo di 300mila persone che vivono grazie al mercato che il Servizio Pubblico sostiene con indiscutibili professionalità. E questo settore va considerato come parte integrante dell’Azienda e come tale va curato e tutelato, anche perché il Cinema Rai rappresenta un potentissimo strumento culturale attraverso il quale l’Italia si racconta ai propri cittadini ed a quelli stranieri”.
E’ quanto ha sottolineato il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, Augusta Montaruli, nel corso del suo intervento all’evento ‘Le sfide del servizio pubblico’, in corso a palazzo Giustiniani, a Roma.
Tutela del mercato dell’audiovisivo che però per Augusta Montaruli riguarda anche l’offerta dei contenuti via streaming: “Raiplay va benissimo, ma spesso quando ci si confronta con gli altri servizi di streaming la Rai sconta rigidità e difficoltà. La mancanza di immediatezza nella fruizione dei contenuti spesso penalizza proprio il Servizio pubblico, a favore degli altri competitor che in molti casi sfruttano a proprio vantaggio gli stessi contenuti Rai. Un vero e proprio paradosso che un Servizio Pubblico non può ammettere e che deve affrontare”.