Ramadan, Rampelli (FdI): libertà di culto nel rispetto della Costituzione e delle leggi italiane

“Sulla scorta dell’indegno trattamento riservato alle donne radunate ieri nelle piazze dove si celebrava Eid al-Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan, voglio puntualizzare la totale condivisione delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La Costituzione ci ricorda che tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. La libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza, riconosciuta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite…».

A fronte di commenti al solito altezzosi di certa intellighenzia di sinistra sottolineo che la libertà di culto è uno dei principi basilari della nostra Costituzione, ma è di solare evidenza l’incompatibilità con le leggi italiane di manifestazioni nelle quali l sul suolo della Repubblica le donne vengano rinchiuse come animali in recinti oscurati, con il divieto esplicito di stare in zone altrettanto pubbliche adiacenti o banalmente di vedere gli uomini in preghiera.

Si tratta di una violazione inaccettabile della parità tra uomo e donna, principio per noi non negoziabile, dura da digerire ancorché legittima all’interno dei luoghi di culto, ma assolutamente non concretizzabile sulle aree dello Stato. Del resto, chiunque eserciti i poteri dello Stato non potrebbe mai autorizzare la segregazione delle donne. Sulle feste religiose poi occorre fare chiarezza”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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