Ramelli, Rampelli (FdI): quarantanove anni fa moriva sprangato a Milano un ragazzo di destra

Bello oggi vedere la sua immagine postata ovunque, difficile trasmettere quel clima di odio viscerale che si respirava ovunque.

“Sergio Ramelli, per l’eternità”

Il 29 aprile 1975 ci sta nella pelle. Moriva a Milano un ragazzo di destra sprangato e ridotto in coma. A 49 anni di distanza è bello vedere ovunque le sue immagini postate da tutta Italia con il suo ricordo commovente.

Difficile trasmettere quel clima di odio viscerale che si respirava nei quartieri, nelle scuole, nelle università.

Un professore di Sergio consegnò un suo tema ai comunisti del liceo, loro lo affissero in bacheca evidenziando i suoi pensieri non allineati e scatenando una spirale di violenza contro di lui.

Lo aspettarono sotto casa per colpirlo con una Hazet 36, una chiave inglese che lo avrebbe fatto sprofondare in una lunga agonia che non impietosì nessuno. Quando un consigliere comunale di Milano del Msi prese la parola per dare notizia della sua morte, parti un applauso di scherno, grida di giubilo si levarono dalla platea. Pazzesco, ma tragicamente vero.

Quella guerra civile strisciante non si potrà mai far capire, non ha la solennità di una guerra, e per questo suona ancora più ingiusta e orribile.

Ti dava l’illusione della normalità, ma ti faceva convivere con la paura ogni giorno, ogni notte, ti limitava le libertà più innocenti, ti negava equità e giustizia.

Per questo i rigurgiti di violenza che goffamente la sinistra radicale cerca di alimentare con il silenzio complice di molti vanno stroncati alla radice con la cultura eroica della non violenza.

La grande consolazione è sapere che Sergio e tutti gli altri nostri ragazzi uccisi da un odio feroce resteranno sempre giovani, belli e coraggiosi. Mentre i nostri anni passano i loro volti rimangono gli stessi.

Loro sono morti solo quel giorno, loro vivranno per l’eternità.

Ciao Sergio”.

È quanto scrive sulla sua bacheca Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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