“La consulenza cinematica disposta dalla procura di Milano sul caso Ramy dimostra che il carabiniere alla guida svolse l’inseguimento in maniera corretta e che la responsabilità dell’incidente in cui è morto il ragazzo egiziano sarebbe del conducente dello scooter che stava sfuggendo ai controlli. Alla luce di queste evidenze, chi in questi mesi ha messo in atto un vero e proprio processo sommario contro le forze dell’ordine intervenute in un momento così concitato dovrebbe quantomeno scusarsi. La tragica morte di Ramy ci addolora ed è inaccettabile che venga strumentalizzata per attaccare chi veste la divisa e mettere a ferro e fuoco interi quartieri. Solidarietà a chi difende quotidianamente la sicurezza e la libertà dei cittadini”.
È il commento di Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito.