RdC. Calandrini (FdI): M5S continuano a difendere un fallimento totale

“Dopo le strampalate lezioni di geometria, dal Movimento 5 Stelle arrivano anche lezioni a Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni su quanto sia efficiente il reddito di cittadinanza. Giova ricordare ai grillini che il fallimento del reddito di cittadinanza è stato sancito dalla Corte dei Conti nei giorni scorsi, che di certo non è un partito politico. Il dato clamoroso che indica che solo il 2 per cento dei percettori della misura ha trovato un lavoro, e che anche i navigator di fatto non siano operativi, dovrebbe indurre i 5 Stelle a riflettere prima di continuare ad attaccare l’opposizione. Non può reggere la scusa che il Covid ha rallentato l’implementazione del tutto, perché la verità è che il RdC non stava funzionando neppure prima della pandemia. Ma i grillini continuano a sostenere che il reddito di cittadinanza abbia abolito la povertà, dimenticando in quanti casi è stato elargito a delinquenti e finti bisognosi. La verità è che questa misura costa 7 miliardi di euro l’anno che mai come in questo momento storico potevano essere spesi diversamente, ad esempio per aiutare il tessuto economico produttivo italiano, salvando posti di lavoro e creandone di nuovi. La logica assistenzialista del Movimento 5 Stelle non è sostenibile, è dall’imprenditoria e da serie politiche per il lavoro che bisogna ripartire, cosa che la maggioranza di governo stenta a capire”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, capogruppo in Commissione Bilancio.

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