“Per questa maggioranza i diritti vengono prima dei doveri. Infatti, il reddito di cittadinanza così come è stato concepito rovescia le logiche naturali del contratto e del buon senso. Un provvedimento di carattere elettorale e dove l’attenzione per la povertà e la disoccupazione è soltanto un vuoto esercizio di retorica”. A dirlo in Aula il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, nel corso delle votazioni agli emendamenti al decretone.
“Fratelli d’Italia ha presentato numerosi emendamenti per cercare di raddrizzare un decreto legge che guarda soltanto alle elezioni europee. E il tonfo del M5S nelle elezioni regionali dell’Abruzzo e della Sardegna conferma che il reddito di cittadinanza servirà soltanto per ripagare le promesse elettorali. Infatti, il contributo non sarà assegnato successivamente, ma prima della sottoscrizione del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale. E’ il rovesciamento di un principio elementare che vale in tutto il mondo, in base al quale prima sottoscrivo un contratto di lavoro e poi ricevo lo stipendio. In questo caso, invece, l’urgenza è quella di dare intanto la carta prepagata e, poi, dopo l’adozione di 24 decreti attuativi, forse saremo in grado di dare inizio al Patto per il lavoro e al Patto per l’inclusione sociale. Il tutto sempre dopo aver assunto 10mila navigator, sperando che non diventino i forestali del terzo millennio, con criteri molto dubbi di trasparenza. Questo non è altro che il trionfo del clientelismo a Cinque Stelle”, conclude il presidente di FdI al Senato.