“Non bastavano le truffe milionarie, adesso il fallimento del reddito di cittadinanza viene certificato in maniera impietosa dal rapporto tra le risorse investite e i contratti di lavoro effettivamente attivati. Si giunge così alla cifra impressionate di 34 miliardi di euro spesi per il reddito di cittadinanza dal 2019 e di 1500 contratti sottoscritti grazie alle agevolazioni erogate. Insomma, agli italiani ogni contratto di lavoro è costato 22 milioni di euro. Un vero e proprio scandalo, un disastro che porta la firma dell’Inps sotto la gestione di Tridico fatta di zero controlli e di zero attività per incrociare domanda e offerta di lavoro. Adesso il governo Meloni sta cercando di porvi rimedio, rimettendo ordine e spazzando via un sistema che non ha funzionato. Questo però non basta, è evidente che dopo tutto quello che è emerso sul reddito di cittadinanza va dato un segnale. Serve una nuova fase per l’Inps per dare agli italiani il messaggio che quella stagione è definitivamente alle spalle”.
Lo dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon.