“Il Piano del governo per la resilienza e la ripresa è un manuale di banalità e di buone intenzioni, che rischia di continuare con la logica dell’assistenzialismo e dell’aumento del deficit che hanno ispirato i decreti Covid fino ad oggi. Questa maggioranza e il governo prendano atto che, al di là degli annunci, i fondi del Recovery Fund arriveranno molto in ritardo rispetto alle reali esigenze. Soltanto 10 miliardi di euro per il 2021, come peraltro conferma la Nadef presentata dal governo. Altro che i 209 miliardi promessi dal governo”. A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro, intervenendo in Aula.
“Non c’è alcun riferimento nel piano del governo alla politica fiscale e alla riduzione della pressione fiscale e in particolare a quella sulle imprese, riguardo le quali si cita unicamente il cuneo fiscale sul lavoro – spiega il senatore di FdI. Eppure questa è arrivata al 48 per cento con una crescita di un punto percentuale, rispetto al 2011 quando governava il Centrodestra, e di ben due riguardo le famiglie. Così come manca qualsiasi riferimento alla difesa dell’interesse nazionale in un momento delicato per l’Italia, aggredita dalle iniziative predatorie della Francia verso i nostri assett”.
“Su tutto questo il piano non dà risposte e non ha coraggio. Quello stesso coraggio che ha perso il M5S, che ha abbandonato la sua storica battaglia sulla moneta fiscale. Su questo Fratelli d’Italia continua a ritenere che i 50 miliardi di crediti della P.A. potrebbero essere utilizzati, sotto forma di crediti fiscali, per garantire liquidità alla nostra economia. Senza fare altro debito e indebitamento. Su questo siamo pronti al confronto”, conclude il senatore de Bertoldi.