“CI sono aspetti inediti nell’incontro di ieri tra il presidente Meloni è l’opposizione. Spiace che alcuni partiti che sono stati variamente alla guida dell’Italia non abbiano compreso la portata innovativa e lo spirito costruttivo di questo metodo.
La convocazione dell’opposizione da parte di un capo di Governo su temi di politica economica (era accaduto in passato solo per emergenza terrorismo) non può essere sottovalutata né gestita con approccio rudimentale da parte della sinistra.
La scelta di affidare al Cnel la formulazione di una bozza di proposta di legge quadro valorizza un organo di rilevanza costituzionale che si occupa staturiamente di questo, strappando la futura normativa alle strumentalizzazioni politiche, agli estremismi ideologici e infine – ma non per ultimo – si dà mandato a un organo terzo altamente specializzato evitando che ‘manine’ invisibili lavorino per il re di Prussia. Non ci possiamo permettere passi falsi perché sul reddito minimo né il governo con il suo Presidente Meloni, né la maggioranza hanno intenzione di scherzare. Noi ci stiamo mettendo la faccia e intendiamo fare sul serio, ci auguriamo che la sinistra non voglia fare finta, fermandosi ai titoli”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.