“Il centrodestra è da sempre contraria al cosiddetto redditometro introdotto nel 2015 dal Governo Renzi perché si basa su criteri che spesso penalizzano ingiustamente i cittadini onesti. Le discrepanze tra reddito dichiarato e stile di vita possono derivare da molteplici fattori legittimi, come eredità, risparmi accumulati nel tempo o donazioni familiari, che non indicano necessariamente evasione fiscale. A tal proposito il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta, non introduce alcun redditometro come sta cercando di far passare la sinistra. Lo ha ben spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: questo decreto ha l’obiettivo di riportare certezze e garanzie per i cittadini venute meno, prima con il redditometro di Renzi e poi con il governo Conte, che invece di favorire il contribuente, ha creato un vuoto nei limiti all’azione dell’amministrazione finanziaria nell’applicazione dell’accertamento sintetico, introducendo di fatto un meccanismo di redditometro permanente e senza alcuna limitazione. Finalmente dopo anni di confusione, il Governo di centrodestra con questo decreto fissa dei paletti precisi e mette limiti al potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria, nell’interesse e a garanzia dei contribuenti”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Cannata.