Riapertura del centro accoglienza di Cona. De Carlo (FdI): “Basta ignorare sindaci e cittadini”. Piva (Agna): “Pronti alle barricate”

“Il Prefetto di Venezia non esclude di riaprire il centro accoglienza di Cona? Basta ignorare i sindaci e i cittadini e si chieda invece perché, come sostiene, ci sarebbe gente con i forconi ad accoglierli”: il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo respinge con fermezza l’idea avanzata sulla stampa dal Prefetto Vittorio Zappalorto di una riapertura della base di Cona per la gestione dei migranti infetti.
“Questa idea conferma quello che diciamo da tempo: senza un blocco navale e degli ingressi, il peso di questa emergenza continua ad essere scaricata sui sindaci e sulle comunità, che nemmeno vengono informate di cosa sta per succedere nel loro territorio”, denuncia De Carlo. “Trovo incomprensibile che ci siano restrizioni in entrata e in uscita per i turisti, che i cittadini italiani non possano rientrare in patria o viaggiare liberamente, mentre clandestini e profughi arrivano e viaggiano senza problemi sul suolo italiano”.
De Carlo sottolinea poi come i costi sociali dell’apertura del centro di Cona negli anni passati siano noti a tutti: “Sono tutti coscienti che un atto del genere sarebbe altamente impopolare ed è il frutto di politiche sbagliate, ma non è scaricando i problemi sui comuni che migliorerà qualcosa. Piuttosto, cominciamo a chiederci: perché la gente sarebbe pronta a “prendere i forconi” di fronte a una scelta del genere? Perché non vengono avvisati i sindaci dei comuni interessati? Perché gli italiani continuano a rispettare misure restrittive, dopo mesi in cui sono stati costretti in casa, mentre i profughi non hanno limitazioni? Chiedo al Prefetto di rovesciare il suo ragionamento e di confrontarsi con i sindaci e i territori prima di prendere decisioni così importanti”.
De Carlo questa mattina ha raggiunto ad Agna il sindaco Gianluca Piva per raccogliere le sue preoccupazioni: “Basta, abbiamo già subito troppo. Siamo pronti alle barricate. – sbotta Piva – Agna confina con Cavarzere, dove da pochi giorni sono stati trasferiti i migranti risultati positivi al Covid a Jesolo, e con Cona. È chiaro che questa notizia ha scosso e allarmato l’amministrazione comunale e i cittadini: tra il 2015 e il 2018, abbiamo già vissuto una situazione simile, stretti tra il centro di Cona e l’hub di San Siro di Bagnoli di Sopra; sono stati anni decisamente difficili, e non vogliamo riviverli, tanto più con un’emergenza sanitaria come questa in corso. Quello che abbiamo vissuto non deve ripetersi mai più”.

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