Riccardo Magi in Albania per visibilità elettorale: altro che squadrismo, la Meloni è persino scesa dalla macchina per dialogare

Oggi è il caso di dire “Non ci sono più i Radicali di una volta”: attenzione, non che quelli di prima ci piacessero particolarmente, ma almeno abbiamo la prova che i discendenti siano riusciti a peggiorare di molto la linea politica precedente, anche a costo di passare come vittime mediatiche del sistema.

Il Deputato Riccardo Magi sembra essere la prima punta del sotterfugio progressista, talvolta facendo figure anche piuttosto imbarazzanti platealmente, come durante la sua apparizione ieri in Albania per contestare l’accordo sui migranti tra Edi Rama e Giorgia Meloni. Le Guardie del corpo presidenziali hanno allontanato il politico italiano, visto e considerato che la figura dell’On. Magi non è ben nota ed in quel caso la vigilanza potrebbe aver pensato che si trattasse di un individuo pericoloso.

Ma questo Riccardo Magi non lo sa, lui che della contestazione sembra essere il figlio prediletto, anche se non sembra neanche avere la benché minima comprensione della “Disobbedienza civile”. Lui che rappresenta le istituzioni, ed anziché preoccuparsi di questioni importanto spinge l’acceleratore sulla legalizzazione della Cannabis: ormai evidente che la sinistra punti solo a stordirci in tutti i sensi pur di accontentare la propria smania di potere univoco e progressista.

Ciò che è più grave, riguarda proprio il titolismo nostrano, in particolare quello dell’Unità: sulla prima pagina del quotidiano progressista sarebbe apparso il seguente incipit “Squadrismo Italia- Albania: Meloni e Rama fanno picchiare il deputato Radicale Riccardo Magi”. Insomma, un tripudio di menzogne e sciocchezze da far accapponare la pelle, d’altro canto basta consultare i video in rete per notare che l’On. Magi è stato soltanto spinto via.

Peraltro, nel video possiamo osservare il Presidente del Consiglio italiano che scende dalla macchina per dialogare con lui, chiedendo alle forze di sicurezza di lasciarlo andare: eppure, per L’Unità quello di Meloni resterebbe un atteggiamento fuori dalla normalità.

Nel filmato si vede benissimo che Riccardo Magi stesse cercando in ogni modo di forzare il blocco ordinario per farsi vedere dalle macchine all’entrata dell’Hotspost per i migranti.

Atteggiamenti come questi, rendono l’idea di come la sinistra italiana faccia finta di essere disobbediente, distorcendo la realtà e coprendo ciò che accade con un velo di bugie da far invidia a Pinocchio, sempre che sia stato letto dagli individui presi in causa.

Nella prima riga dell’Unità si leggono le seguenti parole:” Non saranno Fascisti, d’accordo. Però un po’ squadristi sono”, se però fosse stato un deputato di destra a ribellarsi durante un convegno differente, i sommi scrivani della saccenza avrebbero condito le chiacchiere con una “Sonora sconfitta dello Squadrismo fascista, grazie ad una pronta risposta partigiana”.

Altro che archetipi della serie “La sinistra riparta da…”, a furia di fare esempi questi hanno ingolfato il veicolo targato “FROTTOLA” nella Palude dell’invenzione.

Bisogna dare comunque atto ad una certa stampa di un merito in particolare: le favole nei loro editoriali vengono raccontate benissimo, non ci stupiremmo affatto se da un momento all’altro dovesse apparire un articolo su “Cappuccetto rosso” o addirittura “nero”, visti e considerati gli espedienti utilizzati per nascondere la verità.

Menomale che Fratelli d’Italia ed il resto della coalizione hanno colonizzato l’informazione, qua piuttosto sembra che la sinistra sia riuscita a potenziare la Macchina del Fango, utilizzando tecniche aliene a noi sconosciute e fuori dalla norma.

Cosa non si fa per le campagne elettorali e per qualche minuto di notorietà? La risposta per la sinistra è molto semplice: si fa di tutto, si raccontano anche panzane tragicomiche per dimostrare tutto il contrario di quello che è successo realmente.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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