Riconoscimenti. Parma: capitale della cultura ma i suoi cittadini vivono in un clima di insicurezza.

Parma. La capitale della cultura, la capitale Green e forse anche la capitale della pasticceria. Riconoscimenti ben meritati, se non fosse che i suoi cittadini vivono ormai in un clima di incertezze e di insicurezza, tra spaccio, degrado, violenze e una viabilità decisamente complicata.
Basta fare un giro al quartiere San Leonardo per rendersi conto di ciò che si afferma. Si può tranquillamente passeggiare in un parco e trovarsi dinanzi un vecchio e ammuffito materasso buttato nell’erba, o addirittura un divano abbandonato in strada vicino ad una panchina. Si può fare un bel giro al parco ducale ed essere osservati dagli occhi indiscreti di oscure ombre in bicicletta intente ad attendere clienti, pronte ad offrire “lo sballo” e si può notare il “bibitaro” in bicicletta, intento a girare nel parco per offrire previo lauto compenso, alcolici e superalcolici a questi instancabili lavoratori.
Una città con tanti problemi dove in stazione appena cala la sera si ha paura o dove in pronto soccorso sei costretto ad assistere a risse furiose. Tanti problemi che vengono presi a cuore dal sindaco della città, tanto che tempo addietro decise di partecipare dall’altra parte d’Italia, ad un bel concorso culinario, o di provare a candidarsi per le elezioni europee, con l’intento forse di lasciare la poltrona parmigiana, ormai troppo bollente. Un impegno quotidiano verso ogni singolo cittadino che non si può che concretizzare con l’idea meno utile di tutte a risolvere i problemi di Parma. Parliamo del “Passo carraio antifascista”. Ecco che l’importante per Parma oggi è ripercorrere il 1943 e continuare ormai quasi nel 2020 a litigare sul “Fascismo – comunismo”. L’idea diventata realtà obbligherà il richiedente di un passo carrabile a firmare una postilla di dichiarazione di antifascismo, oltre alle tantissime scartoffie da compilare e alla lunga burocrazia da attendere.
Insomma più che antifascisti, sembra che per avere un permesso di passo carrabile, bisognerà dichiararsi partigiani e comunisti. Per par condicio non si potrebbero aggiungere anche le postille: “Non sono comunista”; “Non sono stupratore”; “Non sono spacciatore”; “Non sono pedofilo”; “Non sono terrorista”; “Sono regolare in Italia”??…
Speriamo solo che almeno il cartello che si riceverà dopo tale richiesta serva a poter uscire dal garage e che ci consenta di far intervenire un pò più celermente il carro attrezzi in caso di auto che commetta una violazione.
I problemi di Parma sono altri e sono sotto gli occhi di tutti, e a ridosso del 2020 non possiamo rimanere così indietro.

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