È un classico del Natale, la polemica sul Christmas, che in inglese può essere scritto anche come “X-Mas” nella consuetudine anglosassone di dimezzare la lunghezza delle parole, ma in Italia dà qualche problema non solo ai linguisti duri e puri che giustamente sostengono che è meglio parlare in italiano, ma anche a chi ci vede un riferimento fascista, a quella Decima Mas che non esiste più ma che fa ancora scalpore in chi si inventa fantasmi. A tale polemica fanno concorrenza ormai soltanto i cinepanettoni, le canzoni di Mariah Carey e Michael Bublé, “Una poltrona per due” in onda il 24 sera e il discorso del Capo dello Stato del 31. Appuntamenti fissi e imperdibili del periodo natalizio.
Quest’anno la città fortunata è stata un Comune di 6mila anime della provincia di Lodi, dove la minoranza comunale ha scritto alla Giunta di centrodestra una lettera con cui denuncia tale presunta associazione tra la scritta e il Ventennio: “Sappiamo benissimo cosa vuol dire la scritta in inglese, ma non siamo i soli ad aver visto un richiamo alla X Mas e in molti si sono sentiti toccati. Nell’equivoco, meglio evitare. Una scritta in italiano sarebbe stata decisamente meglio”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco: “Il Natale non ha bandiere e non ha colori, è di grandi e piccoli. Il Natale è di tutti. Il mio grande appello è quello di non trasformare una luce in una polemica, di non vedere il male dove non c’è. Vediamo il Natale per quello che è davvero: un momento di gioia da dedicare a tutti”.
Il solito ritornello
Nuovo anno, vecchia storia. Da tempo, ormai, nel periodo di Natale, c’è chi ha paura che nel fare gli auguri ci si riferisca a qualcosa di cento anni fa. Il solito. Lo stesso successe ad esempio due anni fa, a Pozzallo, in provincia di Ragusa. In quel caso, la dicitura fu eliminata, con il sindaco che però disse: “Hanno avvelenato il clima natalizio e lo fanno con me che sono un antifascista militante e non di parole”. La furia antifascista, insomma, non risparmia proprio nessuno, travolge tutti: gli inglesismi, gli auguri di Natale, gli stessi antifascisti che vanno in tilt. State attenti, allora, ai lavoretti che i vostri figli porteranno dalle scuole elementari oppure alle lucine che i vostri vicini appenderanno ai balconi per cercare di abbellire un po’ le loro abitazioni. Potrebbero essere dei chiarissimi riferimenti al fascismo. Questi sì che sono i veri pericoli dei nostri giorni, mica le organizzazioni criminali che tramano contro il Presidente del Consiglio…